Cultura

Ecco la biografia di
don Primo Mazzolari
scritta da don Bignami

Tratto dal sito della Diocesi di Cremona

BOZZOLO – E’ già negli scaffali delle migliori librerie italiane la biografia «Don Primo Mazzolari. Parroco d’Italia», pubblicata da EDB nella collana «Fede e storia». Autore è don Bruno Bignami, docente di teologia morale, assistente delle ACLI cremonesi, parroco di Picenengo e soprattutto presidente della Fondazione Mazzolari di Bozzolo. Il volume sarà presentato sabato 5 aprile, alle 17, al Centro Pastorale diocesano: oltre all’autore interveranno il vescovo Dante Lafranconi e Mariangela Maraviglia, membro del Comitato scientifico della Fondazione.

Tra i massimi esperti della vita e del messaggio di don Primo, don Bignami con questo volume si è proposto di mettere in dialogo i diversi mondi che hanno segnato il ministero di Mazzolari: dal fedele servizio alla parrocchia al suo impegno missionario, dalla partecipazione al dibattito sociale e «politico» alla testimonianza coraggiosa ispirata al convincimento che «i destini del mondo si maturano in periferia».

Il libro, molto ben documentato e dalla scrittura chiara e lineare, racconta le tappe fondamentali della vita dell’insigne sacerdote cremonese: gli anni della formazione nel seminario del vescovo Bonomelli, l’apostolato durante la grande guerra che immediatamente lo vide convinto interventista, l’esperienza di parroco a Cicognara con i primi contrasti con gli esponenti fascisti. Quindi l’approdo a Bozzolo dove emersero le difficoltà di rapporti con la gerarchia ecclesiastica.

Un intero capitolo è dedicato al secondo conflitto mondiale e alla Resistenza – Mazzolari fu costretto alla clandestinità per alcuni tempi -, ma anche al dopoguerra che lo vide tra i più attivi in quell’opera di riconciliazione tra le parti avverse. Altri capitoli sono dedicati alla vita parrocchiale, con un’attenzione particolare alla sua predicazione, al periodico «Adesso» e al tanto discusso libretto «Tu non uccidere». Non poteva mancare poi un accenno al difficile rapporto con il card. Montini, allora arcivescovo di Milano e all’incontro rasserenante con Giovanni XXIII che gli fece intravedere il Concilio Vaticano II.

Il libro si chiude con un capitolo dal titolo molto evocativo: «Don Primo Mazzolari, “prete così”», poche paginette capaci però di far affiorare la figura di un prete che ha avuto il coraggio non solo di attraversare le strade della sua parrocchia, ma anche i complessi percorsi della storia del proprio Paese. Per questo motivo lo si può ben definire «Parroco d’Italia». Completa il volume la prestigiosa prefazione di mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano e presidente della commissione episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace.

Bregantini scrive: «Questo libro ha un pregio impagabile: quello di far emergere, con rigorosa documentazione (quella documentazione di chi don Mazzolari l’ha studiato fin sui banchi dell’università, per farne tesi di laurea, appassionata e vitale!), che se don Mazzolari è stato un «profeta» che ha saputo intravedere la presenza del Signore in tempi difficili e in condizioni ostili, è stato proprio perchè ha vissuto come parroco. Da qui, quella luce che ancora oggi emanano le sue opere. Specie quelle più appassionate che parlano del Cristo come impegno di vita. Parola, questa, che tanto mi ha aiutato nella mia scelta, insieme alla voce e alla testimonianza di don Lorenzo Milani e di padre Turoldo!».

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