Cronaca

“Qui per vivere
tranquilli, ma adesso
abbiamo paura”

Nella foto Agosta indica la porta con il vetro riparato “alla buona”

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Emergono nuovi particolare sul furto di San Martino dall’Argine, segnalato dai carabinieri di Viadana. Ed emerge soprattutto lo sfogo del proprietario Moreno Agosta, particolarmente sfortunato nelle circostanze del furto, come vedremo, e soprattutto preoccupato per il futuro.

Il furto è avvenuto nella cascina del ragazzo, che si trova nei pressi del ponte sul fiume Oglio che divide San Martino da Marcaria. Oltre al televisore, ad un pc e addirittura ad un paio di scarpe, ciò che preoccupa è la scomparsa di quattro fucili che il proprietario deteneva regolarmente e che adesso non si sa che strada abbiano preso. Il colpo è stato messo a segno, come noto, lunedì pomeriggio nell’abitazione isolata, dove vive Moreno Agosta insieme alla sua compagna. Fino a due mesi fa nella grande casa viveva anche il padre di Moreno, scomparso due mesi fa. Un presidio, quello del genitore, evidentemente decisivo per evitare visite come quella di lunedì.

Moreno due mesi fa ha quindi deciso di trasferirsi assieme alla sua ragazza per godere un po’ di quella tranquillità che solo in mezzo ai campi si può ritrovare. Una tranquillità violata però dall’incursione che i malviventi hanno effettuato. “Io sono tornato dal lavoro alle 18 circa ed ho trovato la casa sottosopra” racconta Moreno Agosta “con le luci accese e la porta a vetri andata in frantumi, che ho dovuto riparare alla bell’e meglio. Ma hanno forzato anche un’altra porta, forse perché non sapevano che i due ingressi erano comunicanti. In salotto hanno prelevato un Tv Samsung da 40 pollici full-hd e in 3D che avevo appena acquistato. Più una macchina fotografica digitale, un computer portatile e oggetti d’oro che appartenevano alla mia famiglia. Non contenti di ciò sono saliti al piano superiore, dove ho la cassaforte con le armi. Hanno rovistato dappertutto sino a che hanno trovato le chiavi dell’armadietto blindato rubando i fucili e precisamente due Breda calibro 12, una doppietta e un flober monocanna. Più di mille euro di valore solo di armi: forse i malviventi mi conoscenti, perché è vero che ho sempre avuto la passione della caccia ma solo da giugno scorso mi ero deciso a comprarmi le armi. Nessuno è passato dal cortile, forse perché ci sono due cani da guardia”.

Moreno Agosta è convinto dunque che i ladri abbiano utilizzato un “palo” o perlomeno un informatore a conoscenza che in un determinato orario non c’era nessuno in casa (cosa che non era possibile quando il padre di Moreno era ancora in vita e, da pensionato, restava spesso all’interno dell’abitazione o in zona). Un preavviso di una visita non gradita era giunto sabato scorso quando all’improvviso dal cortile era sparita una decina di galline. Evidentemente i ladri erano già passati prima per una specie di sopralluogo, ma erano scappati via velocemente onde evitare di essere scoperti, lasciando evidenti segni dei pneumatici sulla ghiaia. Lunedì, poi, i malviventi hanno completato l’opera e sono tornati compiendo la razzia protetti da qualcuno: sarebbe bastato che i proprietari fossero tornati pochi minuti prima per sorprenderli sul fatto. O anche “soltanto” per bloccarli essendo presente una sola stradina che collega la cascina con la salita dell’argine dalla quale avrebbero dovuto forzatamente passare i ladri per scappare. “E adesso la mia compagna” si sfoga Moreno “che aveva deciso di venire a vivere in cascina per stare più tranquilla, ha paura a stare in casa da sola. E io non posso non comprendere il suo terrore”. Sul posto si sono portati i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Viadana per raccogliere indizi utili alle indagini.

Rosario Pisani

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