Anche nell’Oglio Po
impazza la moda
della sbronza lampo
CASALMAGGIORE – Le mode del momento si diffondono a macchia d’olio e con grande rapidità, grazie alla velocità delle comunicazioni, e questo vale soprattutto per i più giovani. Poi ci sono mode e mode, e a volte, come in questo caso, la preoccupazione dovrebbe avere il sopravvento sulla curiosità.
Parliamo di quello che nei paesi anglosassoni, dove la tendenza ha avuto inizio, chiamano neknomination. Semplicemente, consiste nel bere tutto d’un fiato un bicchiere di liquore o una bottiglietta di birra (e fin qui niente di nuovo: la gioventù abbinata alla goliardia fa parte del bagaglio di esperienze anche di chi oggi grida allo scandalo), facendosi riprendere in video per poi postarlo sui social network, facebook in primis. Nata in Australia e propagatasi in Europa attraverso Inghilterra e Irlanda, questa moda ha fatto registrare anche decessi, coinvolgendo parecchi minorenni e facendo scattare l’allarme sociale. Da noi, anche nel territorio dell’Oglio Po, sta prendendo piede in maniera più moderata che altrove e non sono pochi i ragazzi che pubblicano i video delle loro “performance” alcoliche. In realtà nel casalasco-viadanese l’età media è più elevata, e ci si limita in genere ad una bevuta di birra. La moda comunque sta spopolando, e speriamo che non raggiunga le assurdità registrate altrove. Dove il ragazzo o la ragazza dopo l’impresa si lanciano in bravate di vario tipo, tutte ovviamente discutibili oltre che pericolose, sfidando poi un amico/amica a fare di meglio. Inutile aggiungere che se quest’ultimo rifiuta, si aprono per lui le porte della derisione e dell’umiliazione, di cui i social hanno dato ampia dimostrazione di efficacia.
Soprattutto studenti e studentesse delle scuole superiori si lanciano in questo tipo di bravate, e le bacheche facebook sono ormai piene di dimostrazioni, registrate non solo durante le serate in compagnia, ma spesso in grigi pomeriggi invernali. Sono già dieci i decessi registrati nel mondo, in poche settimane. Per ora il caso peggiore in Italia è accaduto due giorni fa ad Agrigento, dove un 16enne in coma etilico è stato salvato in extremis. Non ancora grandi numeri, ma la rapidità con cui il fenomeno sta dilagando inizia a preoccupare.
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