Respinta la mozione
di sfiducia: per Penazzi
decisive le astensioni
Nella foto, la gremita sala consiliare di Viadana venerdì sera
VIADANA – La questione delle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Viadana e il possibile coinvolgimento dell’assessore Carmine Tipaldi ha occupato quasi interamente la seduta del consiglio comunale di Viadana. Seduta che era stata convocata per venerdì sera per discutere la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze nei confronti del sindaco Giorgio Penazzi.
Le asserite intercettazioni telefoniche registrate otto anni fa in Calabria e che farebbero riferimento all’attuale assessore alle Nuove Povertà e alla Protezione Civile viadanese hanno, come si diceva, fatto scendere in secondo piano la discussione sulla mozione di sfiducia. Ciò che è emerso è stata soprattutto una grande contraddizione e un atteggiamento ambiguo per così dire colto nelle varie dichiarazioni tutte improntate a difendere dal punto di vista umano Carmine Tipaldi, chiedendone però insistentemente le dimissioni non solo dal partito Pd, già avvenute, ma anche dal ruolo di assessore. Oltre al sindaco, che aveva istantaneamente chiesto informazioni al Prefetto di Mantova ricevendo la conferma della presenza dell’impresa edile di Carmine Tipaldi nella “white list”, anche lo stesso assessore si è poi difeso sostenendo come, da Capo Rizzuto a Catanzaro e Reggio, le omonimie e i legami famigliari siano assolutamente diffusi.
Alla fine, dopo quattro ore di discussione, si è arrivati anche alla votazione della mozione relativa alla sfiducia del sindaco di Viadana Giorgio Penazzi è stata respinta. I voti favorevoli sono stati sette, pari ai consiglieri che hanno presentato il documento a dicembre: si tratta di Domenico Ferreri (Udc), dei leghisti Giovanni Cavatorta, Ivan Gualerzi e Romano Bellini, di Christian Manfredi e Claudio Formici di Forza Italia e di Simonetta Gialdi della Lista Civica Portanuova. Decisive le astensione del capogruppo Pd Paolo Zanazzi – che però ha precisato di non avere fiducia incondizionata nel sindaco – e dei consiglieri Nicola Conte (Udc) e Salvatore Rosario Villirillo (Lista Penazzi). Morale: i nove voti necessari che i firmatari della mozione speravano di raggiungere, non sono stati raggiunti e il sindaco Giorgio Penazzi, che nel corso del suo intervento ha elencato quanto fatto dalla propria amministrazione, resterà sullo scranno del primo cittadino.
Rosario Pisani
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