Il leggendario
Marco Olmo si presenta
a Casalmaggiore

Nella foto, Marco Olmo riceve un riconoscimento dal sindaco Silla
CASALMAGGIORE – Parla di chilometri come fossero passi. Parla di “abitudine alla fatica” riferendosi alla sua vocazione alla resistenza. Parla poco, Marco Olmo, e lo fa con un tono di voce moderato. Ma esprime concetti altissimi, sullo sport e sulla vita. Il leggendario corridore estremo, duplice conquistatore del Monte Bianco, alla veneranda età di 65 anni prenderà il via all’Eridano Adventure, gara del Trofeo Agisko in programma domenica tra Sacca, Casalmaggiore e Martignana di Po.
In città da sabato pomeriggio, il mito degli ultra trail è stato premiato in auditorium dalle amministrazioni comunali che hanno offerto il patrocinio alla gara: presenti il sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla e il primo cittadino di Martignana Alessandro Gozzi. Ad accogliere Olmo, anche il vice presidente dell’ente Provincia di Cremona, Filippo Bongiovanni e l’organizzatore dell’Eridano Adventure, Andrea Visioli.
Il podista ha anticipato l’approdo a Casalmaggiore per presentare, in auditorium Santa Croce, il libro scritto insieme a Gaia De Pascale. “Il corridore – Storia di una vita riscattata dallo sport” è il titolo del volume. Intervistato dal giornalista Marco Bazzani, Marco Olmo ha offerto ad un attento pubblico di appassionati e non la storia di una vita umile, che la corsa ha reso sensazionale. Ha iniziato a cimentarsi col podismo ad un’età in cui altri solitamente appendono le scarpette al chiodo: 27 anni.
Il perché abbia scelto la corsa è presto detto: “E’ uno sport individuale, non costoso, libero. Nessuno ti impone niente. Avevo già un padrone sul lavoro. Mi bastava”: ha raccontato Olmo. Ha corso ovunque, tra le montagne e nel deserto. Domenica, mosso ancora da una sana passione, correrà in golena, lungo il percorso dell’Eridano Adventure.
Simone Arrighi
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