“La Scelta”, in scena
il lato umano della
guerra dei Balcani
Nella foto, gli attori ed autori Mara Moschini e Marco Cortesi
CASALMAGGIORE – Venerdì 7 febbraio, presso il teatro comunale di Casalmaggiore, alle ore 21 si terrà lo spettacolo ad offerta libera (minimo consigliato 5€) intitolato “La Scelta”. L’atto unico di 90’ racconta il lato umano della guerra dei Balcani. “Cambiare il mondo partendo dalle proprie azioni”: questo il messaggio dello spettacolo teatrale che si ispira a ‘I giusti nel tempo del male’, il libro-inchiesta di Svetlana Broz, nipote di Tito. Un viaggio nella memoria, perché “chi non ricorda il passato è condannato a riviverlo”, spiegano gli autori.
In Italia c’è chi ha vissuto le guerre balcaniche con distacco. Crescendo con la percezione che quel conflitto, pur geograficamente tanto vicino, sarebbe sempre rimasto militarmente lontano, inoffensivo. Un breve intermezzo nei titoli di testa di un telegiornale, nulla più. E c’è chi, invece, come Marco Cortesi e Mara Moschini, attori ed autori teatrali, ha sempre creduto che quella guerra non fosse soltanto storicamente importante, ma addirittura foriera di un messaggio universale. Con questa premessa è nato “La scelta”, uno spettacolo che da oltre due anni sta raccontando agli italiani episodi terribili come il genocidio di Srebrenica, l’assedio di Sarajevo o la battaglia di Vukovar da un nuovo punto di vista, quello dell’umanità e della fratellanza: storie di cristiani, di musulmani e di ortodossi che hanno deciso di non arrendersi all’orrore, di darsi una mano a vicenda, di pregare assieme contro gli abissi della guerra.
Perché parlare ancora del conflitto dei Balcani, dopo così tanti anni? “Abbiamo deciso di ricordare questa guerra proprio perché non la ricordiamo più. Eppure fu un conflitto spaventoso, ricco di record nefasti: la percentuale di vittime civili, il numero di morti italiani, il più lungo assedio della storia dell’umanità, 47 mesi. In più, tutti i fattori scatenanti della guerra sono presenti ancora oggi, nell’Europa della crisi”. Ecco perché parlarne: perché si tratta di un periodo storico più attuale che mai.
Lo spettacolo verrà riproposto la mattina di sabato 8 agli studenti del Polo Romani, come prima iniziativa del decennale del gemellaggio con Loznica.
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