Centro massaggi cinese?
No, casa chiusa:
titolare in carcere
Nella foto, una delle stanze del centro massaggi cinese di Vicobellignano
VICOBELLIGNANO (CASALMAGGIORE) – Nel pomeriggio di domenica, personale dell’aliquota operativa di Casalmaggiore, coordinato dal capitano Cristiano Spadano, a conclusione di serrate indagini coordinate dal Pubblico Ministero Fabio Saponara della Procura di Cremona, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Cremona nei confronti di X. S., cittadina cinese del ’64, formalmente residente a Milano e di fatto domiciliata in Casalmaggiore, per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, che si consumava all’interno del centro massaggi di Vicobellignano, via D. Alighieri 120. In particolare, nel corso delle indagini è emerso che all’interno del centro massaggi, di fatto adibito a casa di prostituzione, svariate ragazze di origine cinese esercitavano il meretricio proponendo alla clientela maschile prestazioni sessuali di varia natura, con prezzi varabili dai 30 ai 100 euro.
Il centro era gestito dalla X. S. insieme ad un altro connazionale titolare d’impresa, allo stato irreperibile e quindi sfuggito al provvedimento restrittivo. Gli elementi probatori sono stati raccolti a seguito di numerosi servizi di osservazione e dalle conferme giunte da alcuni clienti, accertando un consistente turnover di ragazze asiatiche e avventori. A conclusione dell’attività, l’esercizio è stato posto sotto sequestro unitamente a 970,00 euro in contanti rinvenuti all’interno del centro e considerati provento di attività illecita. L’arrestata è stata associata alla casa circondariale di Brescia a disposizione dell’autorità garante.
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