Spineda, da cascina
a hotel: la “Strama”
torna a nuova vita
Nella foto, interno ed esterno della cascina ristrutturata
SPINEDA – Una grande cascina in centro al paese trasformata in una splendida residenza ad uso sociale. E tutto senza mutui o contributi a parte centomila euro ottenuti dal Gal Oglio Po. Un esempio di come si può gestire l’Amministrazione di una comunità, oltretutto di sole seicento anime, senza sprechi e con vantaggi conseguenti. E’ un piccolo “miracolo” quello realizzato dal sindaco di Spineda Davide Caleffi, già promotore dell’Unione di Comuni presa come esempio da molti vicini di casa e non solo.
“C’era questa casa denominata Strama che nessuno si decideva a comperare e che col passare del tempo diventava sempre più fatiscente” racconta il primo cittadino. Verso la fine degli anni 2000 Caleffi è riuscito ad accaparrarsi l’immobile ad un prezzo favorevole, sfruttando l’avanzo di bilancio del Comune e senza un euro di debito. Adesso, dopo i lavori di ristrutturazione eseguiti, la casa è pronta ad accogliere le persone che intendono usufruire di alloggi molto moderni, godendo di assistenza come in un hotel.
Pagando un canone di affitto l’ospite potrà dormire, mangiare e assicurarsi la pulizia dell’ambiente e l’assistenza infermieristica. I nove alloggi, con stanze comode, dotati di bagni confortevoli e ascensore, sono già pronti e attendono solo l’arrivo degli arredi dopo di che si potranno inaugurare e mettere a disposizione delle persone, autosufficenti, che ne faranno richiesta. L’evento dovrebbe essere organizzato attorno a Pasqua esattamente per San Vincenzo, patrono del paese che probabilmente darà anche il nome alla residenza. Nei progetti ulteriori del sindaco c’è anche quello di ampliare la struttura portando a tre gli attuali due piani.
Non solo, nella barchessa in fondo al cortile, si potrà realizzare un suggestivo e istruttivo museo della civiltà contadina con i reperti conservati che andranno a riempire la splendida stalla esistente. In progetto pure l’intenzione di sfruttare la vasta area agreste, realizzando orti sociali per fornire passatempo e ortaggi agli ospiti della struttura.
Rosario Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA