Buona alimentazione:
il Rotary illustra
la cura anti tumore
Nella foto l’incontro di giovedì al Rotary
SOLAROLO RAINERIO – “Tumori oggi: dalla prevenzione alle nuove cure”. Un titolo ostico per una conviviale, ma il Rotary si occupa anche di temi indigesti, e la serata di giovedì al Ristorante La Clochette è stata molto interessante, grazie all’apporto dei relatori. La conviviale era frutto di un Interclub tra il Casalmaggiore Oglio Po e il Piadena Oglio Chiese, ed i relatori erano il dottor Antonio La Russa, socio del club piadenese e Responsabile del Servizio Nutrizione dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, e il dottor Rodolfo Passalacqua, Direttore del Reparto Oncologia degli Istituti Ospedalieri di Cremona. Ad introdurre le relazioni, il dottor Luigi Borghesi, primario di Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale Oglio Po e anche lui rotariano. Ha affermato come La Russa segua anche l’aspetto nutrizionale, e su questo si è incentrato il suo intervento, mentre Passalacqua da 10 anni è un punto di riferimento nell’azienda cremonese. Il la alla serata, ha affermato Borghesi, è giunto da un intervento recente di Umberto Veronesi che ha attribuito grande peso nell’insorgere dei tumori all’alimentazione.
Il dottor Passalacqua ha iniziato illustrando la situazione nel nostro paese e nella nostra zona in particolare, e accennando alla prevenzione e alla cura, analizzando poi l’incidenza e la mortalità delle varie patologie tumorali. Grazie alla ricerca grandi miglioramenti si sono registrati ad esempio sui tumori al colon e sui melanomi della pelle. Quanto alle cause, interessante verificare come fumo e dieta alimentare incidano entrambi per almeno il 30%. Seguono distanziati alcol, obesità, inattività fisica, inquinamento ambientale (solo il 4%), fattori genetici, radiazioni e infezioni. Passalacqua ha poi spostato l’attenzione sulle nuove terapie mediche («Spero e credo che in pochi anni ci saranno grandi miglioramenti in termini di guarigione»), e alla crescente “umanizzazione dell’assistenza” con il progetto Hucare Cremona.
Il dottor La Russa ha esordito confermando la bontà della teoria di Veronesi, in realtà già nota, e spiegando come rispetto a 40 anni fa il modo di mangiare sia mutato, con l’introduzione di un enorme numero di sostanze chimiche non nutrienti. Molto interessante l’analisi degli alimenti che ci proteggono dall’insorgere dei tumori, e come alimentazione e stile di vita incidano molto. Da evitare tra gli altri le farine raffinate, le verdure già imbustate, comode ma che contengono muffa, i cibi pronti in generale, gli zuccheri, l’alcol (molto meglio però un bicchiere di vino che uno di coca cola), grassi animali, insaccati, cibi sotto sale, cotture alla griglia, alimenti affumicati. Spazio invece cereali integrali, frutta e verdure non manipolate e di stagione, pesce azzurro, olio di oliva (senza esagerare), erbe aromatiche, the verde, agrumi, mirtillo, aglio e cipolle, e poi zenzero, curcuma e curry.
Per finire, un elogio alla dieta mediterranea, ma non quella propinata da alcuni media che vi inseriscono la pasta, bensì quella fatta di verdure, olio di oliva e pesce. Diversi gli interventi degli ospiti. Il dottor Massimo Carini, primario di Cardiologia all’Oglio Po, ha sostenuto come la dieta incida anche per le malattie cardiovascolari, i farmacista Gianpietro Siviero ha sottolineato l’incidenza a livello locale dell’obesità infantile, Angelo Scaravonati ha criticato i messaggi sbagliati spesso veicolati dai mezzi di comunicazione.
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