La Grande Bellezza
e Cantarelli nella
cinquina dell’Oscar
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ISOLA DOVARESE – Grande Bellezza, grande soddisfazione. La pellicola di Paolo Sorrentino, che annovera anche un casalasco doc (di Isola Dovarese) come l’attore Dario Cantarelli tra i protagonisti, entra nella cinquina da Oscar, che a Hollywood, il prossimo 2 marzo presso il Dolby Theatre di Los Angeles si contenderanno la statuetta per Miglior Film Straniero.
L’ultimo a vincere il più prestigioso riconoscimento, come ricorderanno i cinefili, è stato Roberto Benigni nel 1999 con il capolavoro La vita è bella, che narrava la vicenda dell’Olocausto ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale vista con gli occhi di un padre e del proprio figlio.
La Grande Bellezza può essere a ragione considerato come il favorito della cinquina finale, anche se è dura esprimersi in merito, dato che gli altri candidati, sin qui, non sono ancora arrivati nelle sale italiane: si tratta comunque di The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen (Belgio), The Missing Picture di Rithy Panh (Cambogia); The Hunt di Thomas Vinterberg (Danimarca); Omar di Hany Abu-Assad (Palestina).
Per Cantarelli, che avevamo intervistato subito dopo l’uscita del film, quando la pellicola aveva iniziato a riscuotere il favore del pubblico, una soddisfazione in più, anche perché l’attore di Isola, abituato a collaborare con Nanni Moretti, pur recitando un ruolo non principale nella pellicola di Paolo Sorrentino, ha convinto il regista, che potrebbe presto richiamarlo per altri lavori. L’ultima candidatura alla statuetta più importante fu per il film La Bestia nel cuore di Cristina Comencini nel 2006. Ma non finì bene: la speranza è che stavolta l’esito possa essere ben diverso.
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