San Matteo nel mirino
dei ladri: cinque case
‘visitate’, rubata un’auto
SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE (VIADANA) – I ladri stavolta hanno preso di mira San Matteo delle Chiaviche. Si è trattato di un vero e proprio assalto a tappeto, perché a quanto risulta sarebbero state ben cinque le incursioni effettuate in abitazioni della frazione viadanese, anche se molte altre potrebbero non essere emerse. Una specie di censimento casa per casa, in particolare tra via Trieste e via Fossola (ma non solo, in realtà), anche se alla fine il bilancio si è limitato, si fa per dire, ad un’automobile rubata, anche perché i ladri si sono rivelati abbastanza maldestri.
Un bottino pesante ovviamente soprattutto per chi l’ha subito, ma che avrebbe potuto essere molto più consistente se negli altri posti i malviventi non fossero stati costretti ad andarsene a mani vuote o perché messi sul chi va là da un allarme o perché addirittura inseguiti dagli stessi residenti. Il tutto è successo la notte tra mercoledì e giovedì. L’unica certezza è che i malviventi non si sono fermati davanti al ponte interrotto seguendo un percorso alternativo oppure arrivando dal territorio o dalla campagna, dall’altra sponda del fiume Oglio.
Molte delle persone che hanno avuto la sgradita visita si sono poi sfogate su Facebook, condividendo l’esperienza negativa subita. Una famiglia si è ritrovata col cilindro della porta frantumato, immaginando che i ladri fossero passati di lì. Ma in realtà non è servita molta immaginazione: la moglie del proprietario della casa, infatti, addirittura avrebbe avvertito dei rumori alle 2 di notte, svegliando il marito il quale si sarebbe messo sulle tracce di malviventi. Ma questi durante la fuga si sono chiusi il cancello alle spalle rallentando l’uomo e impedendogli così di raggiungerli.
La banda, quasi certamente composta dalle stesse persone tanto che su Facebook c’è chi sospetta che il basista possa essere un residente del paese, è poi passata dall’officina Vedovelli dove i ladri hanno tentato di forzare l’ingresso di un portone senza però riuscirci lasciando quindi perdere. A quel punto si sono portati nella cascina di G. C., dove però l’allarme li ha messi in fuga: i ladri hanno provato ad entrare dal garage, hanno scassinato la porta, ma poi l’allarme ha fatto saltare il piano, perché i proprietari si sono svegliati di soprassalto. Altra intrusione nella Corte Nuova di Marino Flisi, collegata alla cascina Bertia. Anche in questo caso però i ladri non sono riusciti a portare via nulla.
Più fortuna invece l’hanno avuta da M. M., la cui consorte giovedì pomeriggio ha confermato la visita subita. “Hanno portato via quello che di solito a loro interessa senza comunque provocare grossi danni”. La donna ammette di averli avuti in casa senza comunque avvertire alcun rumore. In questo caso, non avendo trovato né soldi né gioielli, i malviventi si sono impossessati di una delle auto della famiglia, ovvero una Citroen Picasso su cui hanno caricato anche bottiglie di spumante e altri generi di vivande, sempre rubate dall’abitazione. A bordo dell’automobile pare ci fossero le chiavi dell’accensione insieme al dispositivo per l’apertura automatica del cancello: in questo caso anche i maldestri malviventi non hanno potuto fallire. I ladri per raggiungere la casa sono passati per i campi saltando due siepi. I cani della Trattoria “da Bernard” non a caso hanno latrato a lungo verso le 3.30, presumibile orario di fuga.
Rosario Pisani e Giovanni Gardani
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