Rifiuti, Silla spiega:
“Secco spauracchio ma
inciderà solo per il 15%”
Nella foto, a sinistra il sindaco Claudio Silla
CASALMAGGIORE – La notizia più attesa, ossia quella relativa al costo di un singolo svuotamento, per il momento ancora non esce. Per quella servirà una riunione di giunta e dunque tocca farsi bastare per ora l’esempio di Colorno – dove la misurazione puntuale del secco è stata introdotta prima rispetto a Casalmaggiore – immaginando che la cifra non si scosterà molto da quella che poi sarà applicata dal comune casalese. Si parla di 0.80 centesimi di euro per ogni svuotamento.
Se sin qui si può ragionare per paragoni, una novità invece certa, perché garantita dal sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, riguarda il numero di svuotamenti che saranno concessi gratuitamente, come una forma di sgravio sociale, alle utenze più deboli, ossia a chi in famiglia ha anziani con problemi di incontinenza ed è dunque costretto a utilizzare molti pannoloni (da smaltire nel secco). “Regaleremo, di fatto, dai 50 ai 60 svuotamenti, che saranno abbuonati rispetto alla tariffa” spiega il primo cittadino, che poi precisa: “Per i pannolini per bambini, però, il numero di svuotamenti gratuiti sarà leggermente inferiore e lo stabiliremo a breve”.
Offerta una prima risposta ai cittadini che chiedono di conoscere meglio i meccanismi della nuova raccolta rifiuti, Silla spiega poi che il rischio, a suo dire, è di ingigantire un problema che al momento non è così evidente. Il secco, secondo il sindaco, viene visto come uno spauracchio anziché come un’opportunità per imparare a fare una migliore differenziata. “Leggo” spiega il primo cittadino “di cittadini che pensano di non pagare facendo i furbi e gettando il secco, ad esempio, per strada o sull’argine, sperando di non essere beccati. Mi preme ricordare che il secco incide sulla bolletta per un 15-20% al massimo. Dunque su una bolletta di 200 euro circa, il risparmio con queste azioni fraudolente è di 35 euro: non so se il gioco valga la candela. Anche perché è un finto risparmio, perché poi scattano le sanzioni, dato che i controlli non mancheranno. In sostanza, chi non produce secco, prima o poi dovrà anche giustificare perché non lo produce… E comunque, ripeto, il secco è soltanto un ramo della differenziata: il resto della raccolta funziona come prima e si paga come prima”.
Silla esclude anche che la Tares, o Tari, porterà ad un rialzo sulla bolletta del servizio. “Sono convinto che i costi saranno simili a quelli dello scorso anno. L’introduzione della misurazione puntuale non serve al comune per fare cassa, serve casomai ad educare alla differenziata. Mentre prima nei sacchi neri del secco finiva dentro un po’ di tutto, ora per pagare meno l’utente è stimolato a inserire nei bidoni soltanto il secco, senza fare confusione. Il vero aggravio rispetto agli anni passati sarà per i trasgressori e per i furbetti, mediante le sanzioni”.
Secondo il sindaco, inoltre, questa forma di differenziata è la migliore. “La discarica e altre forme di smaltimento rifiuti costerebbero molto di più al comune e dunque alla comunità. In questo modo i costi vengono contenuti e soprattutto rimangono abbastanza stabili da un anno con l’altro, senza sbalzi clamorosi”.
L’ultimo sfogo Silla lo riserva a chi considera Casalmaggiore una città sporca. In effetti mercoledì mattina la zona commerciale di Casalmaggiore, davanti ad una delle palestre in zona, era una distesa di immondizia abbandonata. “Ma abbiamo subito provveduto a mandare i nostri operai per una prima sistemazione e poi a fare passare gli addetti di Casalasca per la raccolta. Il punto è che i furbetti rappresentano un 5-6% della popolazione, sono 60-70 sacchi su mille utenze in totale. L’ambizione è di fare adeguare questa minoranza alla maggioranza di cittadini che fanno le cose per bene, perché non vogliamo darla vinta a chi aggira le regole. Il senso della misurazione puntuale è anche questo: scoprire chi non fa la differenziata. In questo modo ce ne accorgiamo molto presto. Questo risultato c’è già stato: qualche nucleo famigliare dei 250 che ancora dovevano ritirare il bidone si è fatto vivo. Così come abbiamo ben presenti i focolai dove la raccolta differenziata non è mai stata fatta bene: ma si tratta di casi sporadici, che comunque perseguiremo”.
Ora l’attesa si sposta sulla giunta, per comprendere quanto costerà quel benedetto svuotamento. Poi un ruolo fondamentale sarà giocata dagli organismi deputati al controllo (Polizia Locale e Gev).
Giovanni Gardani
© RIPRODUZIONE RISERVATA