Spineda, elogi e qualche
critica all’unione Foedus
Lite tra Dusi e Araldi
Nella foto la riunione di Spineda
SPINEDA – Rivarolo del Re, Rivarolo Mantovano con Casteldidone e Spineda sono all’avanguardia per quanto riguarda l’unione dei Comuni, posta dall’orientamento legislativo pone come necessità irreversibile. Se ne è parlato mercoledì mattina all’interno della convocazione della commissione Affari Istituzionali e Bilancio presieduta da Giuseppe Trespidi.
Elencando i vantaggi che questa unione dei comuni, in essere ormai da dodici anni, garantisce, il sindaco di Spineda Davide Caleffi ha fornito anche i dettagli dei risparmi effettivamente realizzati: da un sostanziale diminuzione delle spese per l’energia elettrica a quelle telefoniche sino a illustrare le caratteristiche della carta per il prelievo di carburante da parte dei dipendenti comunali. Senza considerare poi quante risorse in meno possono essere investite grazie all’unificazione del personale, del tecnico e del segretario comunale con altri servizi che l’unione Foedus ingloberà al suo interno.
Un progetto ben costruito, nonostante le difficoltà rappresentate dalla presenza di comuni di due diverse province e preso in considerazione persino dal Politecnico in un recente convegno a Cremona. Anche Giuseppe Torchio ha espresso considerazioni favorevoli già sostenute anche dall’Anci. Dopo gli elogi e le lodi però sono arrivate le critiche rivolte soprattutto nei confronti del sistema di tassazione che non avrebbe trovato una facile applicazione all’interno dei servizi associati.
Su questo tono si sono espressi amministratori e politici cremonesi come Biondi e Dusi. Quest’ultimo ha ricordato come la Unione dei Comuni avesse trovato un clamoroso fallimento a Soresina e altri municipi dell’alto cremonese. Proprio Giampietro Dusi, ex sindaco di San Daniele e attualmente consigliere di minoranza, ha accusato la Provincia (era presente il vicepresidente Filippo Bongiovanni) di non avere mai saputo lanciare e sostenere tali progetti. Citando diversi comuni che, nonostante la vicinanza di confine, hanno sempre voluto una indipendenza assoluta si è rivolto anche all’ex sindaco di Casalmaggiore Massimo Araldi, accusando anche lui di non avere mai fatto nulla per creare un’unione con le amministrazioni confinanti. La critica ha scatenato la reazione di Araldi il quale ha sfoderato tutto il suo caratteristico temperamento sanguigno, prendendo a male parole Dusi ricordandogli di essere stato il primo vent’anni fa a inventare un consorzio per la raccolta di rifiuti oltre ad altri servizi comunitari come l’ospedale Oglio Po.
Ad un certo punto il sindaco Caleffi ha ricordato che la campana di mezzogiorno era suonata ricordando che era giunto il momento di andare a mangiare. E ha accompagnato tutto il gruppo in una splendida baita di campagna per assaggiare la lepre preparata in maniera sublime. Con finale di magnum pieni di lemoncino e liquirizia ghiacciata.
Rosario Pisani
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