Micolo verso la civica,
Forza Italia chiama Lega
e il Pd si riunisce
CASALMAGGIORE – Eppur si muove. A circa sei mesi dalle elezioni amministrative di giugno 2014, le prime nella storia di Casalmaggiore a doppio turno con eventuale ballottaggio, le forze politiche in campo si danno da fare per portare alle urne un solo nome, quello del candidato sindaco. Due per ora le certezze, ovvero le candidature (per la seconda volta consecutiva) di Claudio Silla per la lista del Partito Democratico (mascherata da civica) e di Orlando Ferroni per “Casalmaggiore per la Libertà”, gruppo che rientra nell’area di Forza Italia ma che non rappresenta tutto il centro-destra, tanto che si attende il nome di un altro candidato liberale.
In tal senso Marco Micolo continua la sua politica lontano dalla… politica: l’aveva annunciato al nostro giornale (“staremo lontano dai partiti”) e pare stia mantenendo la parola. “Tra dieci-quindici giorni ci esporremmo, prima devo terminare il mio giro di telefonate”, spiega l’ultimo coordinatore del Popolo della Libertà a Casalmaggiore, che precisa di avere contattato soltanto persone slegate, appunto, dai partiti, per portare avanti una lista civica in senso pieno e per di più trasversale. Dunque, non è detto che il candidato di Micolo sarà per forza riconducibile al centro-destra, anche se questa sembra l’ipotesi più probabile.
A proposito della Lega Nord, il partito che a Casalmaggiore è rappresentato da Filippo Bongiovanni ha incassato l’auspicio di Forza Italia, sempre più lontana da Ferroni, ad una corsa comune a livello provinciale per le prossime amministrative: da Cremona i vertici del rinato partito di Silvio Berlusconi dicono candidamente, per bocca di Carlo Alberto Ghidotti, che “a Castelleone e a Casalmaggiore la Lega ha bisogno di Forza Italia”. Chiaro il concetto?
Detto che il Listone, allontanatosi dalla lista Silla, sta incontrando le varie forze politiche e le varie associazioni (è in programma una riunione con gli Amici di Casalmaggiore, il gruppo di volontari che organizza feste di beneficenza per tornare a riempire piazza Garibaldi) e che resta da capire se la Lega Nord presenterà un candidato proprio oppure se sceglierà di correre al fianco di un’altra forza (anche in base alle ultime novità cremonesi sopra riportate), l’unica certezza ufficiale è che lunedì il Partito Democratico si riunirà nella propria sede di via Cavour.
Un incontro per il quale il segretario locale Edoardo Borghesi ha caldeggiato la partecipazione, perché all’ordine del giorno vi saranno tre punti caldi: le tappe per le elezioni amministrative 2014; la pianificazione dei prossimi incontri pubblici e le tematiche; la verifica del bilancio 2013 e soprattutto la pianificazione economica per il 2014 (tra gli investimenti, spicca senza dubbio quello relativo alla campagna elettorale). Il Pd sembra tranquillo, Silla per ora è favorito, ma qualcuno nell’ambiente invita a non dormire sugli allori. Luciano Toscani, ex sindaco di Casalmaggiore, teme che “un centro-destra unito possa portare a sgradite sorprese”.
Ecco perché il Pd sta già scegliendo cosa fare da grande e parte in questo senso in anticipo: ha già il suo candidato sindaco ed è il sindaco uscente che, in genere, parte sempre da un gradino di vantaggio nella storia delle amministrative, specie a Casalmaggiore dove Massimo Araldi e Luciano Toscani sono stati riconfermati per due mandati consecutivi. A incrinare questa sicurezza potrebbe essere, come spiegava Toscani, la sorpresa dell’ultimora. Un candidato trasversale, per esempio, quello scelto da Micolo, oppure da altri gruppi che al momento lavorano dietro le quinte, come quasi tutti del resto. Prima o poi qualcuno dovrà tuttavia uscire allo scoperto, perché nel tempo dell’ultimora stiamo ormai entrando…
E poi non è passata inosservata la presenza dell’imprenditrice casalese Mirka Papetti, di Robby Moto, in uno degli ultimi consigli comunali. Una presenza nuova: c’è chi dice che la signora possa guidare un gruppo di donne, che non risponderebbe comunque al nome di “Artemisia”, uscito nei mesi scorsi, e che potrebbe costituire la vera sorpresa per la prossima estate. Non è però detto che da quel gruppo possa uscire un candidato sindaco in rosa: più probabile che quel gruppo, sempre se deciderà di costituirsi davvero, possa andare in appoggio esterno a uno dei candidati in corso. A chi? Teoricamente a Silla oppure al Listone, che però dal canto suo non ha ancora svelato le sue carte né ha deciso cosa farà da grande.
Infine c’è il Movimento 5 Stelle, che per ora non esce allo scoperto: tanta carne al fuoco e la certezza che il possibile, probabile, ballottaggio, se da un lato potrebbe favorire una frammentazione al primo turno (ma è dura superare i cinque candidati sindaci del 2009, un record per una cittadina di 15mila abitanti), dall’altro spingerà a impostare già qualche abboccamento o quale bozza di alleanza, giocoforza a priori. A gettare sale nell’acqua per primo, comunque, sarà lunedì sera il Pd. Come volevasi dimostrare, qualcosa comincia a muoversi. Anche se è troppo presto per buttare la pasta…
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