Scandolara, Rivaroli
e Oliva primi nomi
per il dopo-Magni
Nella foto, Velleda Rivaroli e Roberto Oliva
SCANDOLARA RAVARA – Tanti i comuni del casalasco coinvolti nella prossima tornata amministrativa. Pochi, sinora, i nomi usciti allo scoperto. Negli ultimi giorni qualcosa si è mosso a Scandolara Ravara, dove a giugno verrà scelto il successore di Gianmario Magni, l’attuale primo cittadino. Sono usciti infatti i nomi dei probabili protagonisti alle urne, anche se rimane incerto lo schieramento dei diversi gruppi. Il motivo di questa situazione magmatica, poco delineata, è senz’altro una contrapposizione che negli ultimi cinque anni è stata molto più soft rispetto al passato, quando spesso gli scontri anche personali erano feroci. Al momento i gruppi di maggioranza e minoranza stanno lavorando separatamente, ma non è da escludere che si possa assistere ad una convergenza singolare ed inattesa.
Ma andiamo per gradi. Il sindaco Gianmario Magni non è più eleggibile: vinse nel 2004 col 53,1%, si ripeté nel 2009 alla guida della Lista Civica Insieme per Scandolara e Castelponzone col 57,8%, davanti alla Lista Civica Tradizione e Futuro capitanata da Giuseppe Feraboli che ottenne il restante 42,2%. Con ogni probabilità, oltre a Magni, anche gli assessori Giovanni Baroni e Giuseppe Fellini non si ricandideranno nemmeno come consiglieri, il che favorirà un ricambio netto, che potrebbe portare appunto a scenari nuovi e inattesi. Il quarto assessore uscente è Velleda Rivaroli, assessore esterno in quanto non facente parte del Consiglio, ma è proprio questo il nome più gettonato per la candidatura a primo cittadino in seno alla maggioranza. Una riunione importante è stata fissata per giovedì 16 gennaio, lì si dovrebbe chiarire meglio il quadro. “Con ogni probabilità non sarò in lista – afferma il sindaco Magni -, per il resto devo riconoscere che con la minoranza c’è stato un buon rapporto, ma non credo esistessero i presupposti per scontri particolari. Quanto ai futuri candidati, non me ne sto occupando io”.
Anche per il nome alternativo a quello di Velleda Rivaroli si deve andare a pescare al di fuori del Consiglio comunale, ma è una personalità molto conosciuta, anche fuori dai confini comunali. Si tratta di Roberto Oliva, un passato di incarichi importanti all’interno delle Acli: dal 2007 al 2013 è stato segretario generale nazionale, e in precedenza presidente del CAF Acli. Ha trascorso 12 anni a Roma, oggi è rientrato nella sua Scandolara, e considerato anche che è in pensione, sarebbe disposto a dare il suo contributo al futuro del paese. Classe 1954, compirà 60 anni il prossimo 19 gennaio. Proviamo a strappargli qualcosa: “So che il mio nome è uscito per guidare una lista alternativa, alcuni amici mi hanno effettivamente chiesto la disponibilità e io ci sto pensando. Non ho ancora deciso”. Il fatto che il figlio, Filippo Oliva, faccia parte del gruppo di maggioranza non fa che confermare la possibilità di una convergenza tra le due liste: “So solo che in paese c’è stata spesso un’animosità che deve finire. Non serve un’atmosfera conflittuale in Consiglio”.
Che i rapporti siano migliorati decisamente lo conferma dai banchi di minoranza l’ex candidato sindaco Giuseppe Feraboli, che sull’ipotesi Rivaroli afferma: “Credo che abbia lavorato bene ed ha saputo coinvolgere anche noi della minoranza nelle sue iniziative. In generale vorremmo proseguire l’esperienza fatta negli ultimi 10 anni, positiva al di là dei risultati elettorali pur buoni. Pensiamo di aver ben rappresentato i bisogni della popolazione e di aver fatto da pungolo per correggere alcune storture. Nell’ultimo mandato c’è stato un evidente cambio di rotta, con una maggiore corresponsabilizzazione di tutti. Non abbiamo condiviso tutto, ad esempio la Biblioteca l’avremmo voluta in un altro posto, ma ne riconosciamo il valore come luogo di responsabilità sociale”.
Sull’Unione, che vede Scandolara assieme a Motta, oggi affiancate da Cingia de’ Botti nel ruolo che fu di San Martino del Lago (passato a Palvareta Nova): “Ero vicesindaco quando fu costituita l’unione, ormai più di 10 anni fa. Penso che si debba preservare il senso della comunità con le sue tradizioni, ma che si debba procedere nell’unione, anzi da ampliare, coinvolgendo Torricella del Pizzo, Gussola e Martignana Po. E’ questo l’ambito più funzionale, l’obiettivo vero”. Ma qualcosa da criticare davvero sulle scelte della maggioranza non c’è? “Le polemiche ci sono state e noi abbiamo agito correttamente fino al 2009, poi i cittadini hanno deciso di confermare la maggioranza e noi ci siamo inchinati a questa volontà”. E mentre ci si prepara ad una storica alleanza (ma in questo caso chi dei due candidati prevarrà?), a Scandolara c’è chi lavora in silenzio per dare un nuovo volto all’opposizione. Stiamo certi, una seconda lista ci sarà comunque in paese.
v. r.
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