Nuova Pac, la riduzione
dei contributi preoccupa
gli agricoltori del territorio
Nella foto, l’affollato incontro a Spineda
SPINEDA – La considerazione finale è stata quella relativa ad una previsione di prezzi in aumento su scala mondiale. Questa potrebbe essere la giustificazione riguardo la scelta di ridurre i compensi e i contributi al settore agricolo programmati dall’Europa e inseriti nella nuova Pac, Politica agricola comune, presentata venerdì sera a Spineda. L’incontro, organizzato dagli Amici del Dialogo e dalle parrocchie di Cividale e Spineda si è tenuto nel salone dell’oratorio di Spineda, dove ha portato un saluto di benvenuto il parroco don Ernesto Marciò e il presidente dell’Acli provinciale Cremonese Bruno Tagliati.
Prima del corposo e dettagliato intervento dell’esperto Ermanno Comegna è stato letto il messaggio dell’assessore regionale Gianni Fava, che ha sottolineato l’importanza del convegno organizzato in un momento di estrema attualità per le vicende che riguardano l’agricoltura. L’auspicio di Fava è che si tenga conto della peculiarità dei territori, dei distretti produttivi e delle filiere omogenee assicurando all’agricoltura lombarda l’attenzione che la prima regione agroalimentare d’Europa merita. L’assessorato guidato da Fava proprio il giorno precedente aveva diffuso ai sindacati agricoli una prima bozza del programma di sviluppo rurale 2015/2020 in modo da avere, in tempi accelerati, un documento finale condiviso col mondo produttivo da inviare a Bruxelles per l’approvazione, non appena definite le questioni nazionali. In modo da contribuire, con strumenti concreti, al rafforzamento delle imprese agricole con particolare riferimento agli aspetti della redditività.
Al messaggio dell’assessore Fava è seguita poi una nota positiva riferita da Giuseppe Torchio, presidente del Gal Oglio Po il quale ha sottolineato il buon risultato ottenuto da Regione Lombardia nella negoziazione col ministro Nunzia Di Girolamo conseguendo un’attribuzione di 1,2 miliardi di euro per la Pac fino al 2020. Di questi, circa 55/56 milioni andranno ai piani di sviluppo locali dei 10 Gal. La serata poi è stata occupata dalla lunga e dettagliata relazione di Comegna che ha spiegato punto per punto tutti i molteplici aspetti tecnici della questione. Punti e particolari che hanno lasciato naturalmente perplessi e preoccupati i numerosissimi agricoltori presenti nel salone, riflettendo ciascuno sui cambiamenti e sulle modifiche che la riforma della Pac avrebbe potuto portare anche a livello reddituale, sulle proprie imprese agricole. Sino a riflettere se fosse valsa la pena continuare l’attività o decidere addirittura di cambiare mestiere.
Per fortuna c’ha pensato poi il sindaco di Spineda Davide Caleffi a riportare il sorriso e la serenità col suo innato senso dell’ospitalità offrendo a tutti un ricco spuntino con pane fresco e salame, ciccioli, formaggi, panettone e spumante. Tra i presenti notata una delegazione Udc di Viadana con Domenico Ferreri e Giuseppe Bongiovanni, assieme al coordinatore del circolo Pd Cicognara/Cogozzo Daniele Mozzi e ai sindaci di San Martino dall’Argine, Casteldidone e Pomponesco. Presenti anche Belletti e Ardenghi del Consorzio di Bonifica Navarolo. Giunti anche i messaggi di saluto da parte degli assessori provinciali di Cremona e Mantova Gianluca Pinotti e Maurizio Castelli.
Rosario Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA