Settimana dell’educazione,
si parte domenica a
Rivarolo Mantovano
Dal sito della Diocesi di Cremona
RIVAROLO MANTOVANO – Si aprirà ufficialmente domenica pomeriggio all’oratorio di Rivarolo Mantovano con lo spettacolo “Don Bosco: la forza di un sorriso” la “Settimana dell’educazione 2014”, il tradizionale appuntamento di fine gennaio promosso dalla Federazione Oratori Cremonesi in occasione della memoria liturgica di san Giovanni Bosco, il patrono della gioventù e degli oratori.
Accanto ai momenti promossi nelle diverse parrocchie, non mancano come sempre alcuni momenti a carattere diocesano. A cominciare dallo spettacolo del 12 gennaio, e proseguendo con il tradizionale convegno diocesano di pastorale giovanile – a “Metti Cristo! Il fascino del Vangelo per gli educatori di oggi” il titolo – in programma sabato 25 gennaio alle 15.30 in Seminario.
La Settimana dell’educazione si chiuderà ufficialmente il 5 febbraio con il passaggio in diocesi dell’Urna di san Giovanni Bosco nell’ambito dell’iniziativa “Don Bosco è Qui”, la peregrinazione che segna l’avvicinamento al bicentenario della nascita del Santo (16 agosto 2015): tappa in mattinata a Caravaggio, poi a Cremona a S. Michele con un momento dedicato ai ragazzi, una tavola rotonda (ore 18 al Centro pastorale diocesano) sulla condizione minorile oggi in città, e la veglia di preghiera presieduta dal vescovo Lafranconi alle 21 in Cattedrale.
A proporre lo spettacolo “La forza di un sorriso” nel pomeriggio di domenica 12 gennaio (ore 18) all’oratorio di Rivarolo Mantovano sono due artisti già conosciuti dai giovani cremonesi: sul palco, infatti, Giampiero Perone, noto al grande pubblico per gli sketch a Colorado e Zelig, insieme al cantautore Marco Anzovino, già intervenuti a Cremona, nell’estate del 2012, per la festa degli animatori dei Grest.
I due artisti, grazie a un percorso di musica, parole e video, guideranno i ragazzi in un viaggio alla scoperta della personalità di san Giovanni Bosco. Si passerà da un’introduzione talkin’-blues, che delinea i contorni del protagonista, a una canzone scritta basandosi su aforismi e concetti dello stesso don Bosco. A seguire una specie di biografia comica per punti e un percorso fotografico, sempre dai toni brillanti, con i vari tipi di sorriso esistenti, scivolando poi, attraverso la musica, verso la parte finale dello spettacolo in cui, basandosi su di una storia di periferia reale, si cercherà di capire l’attualità del messaggio di don Bosco.
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