Cronaca

Bozzolo, ancora furti
ma stavolta i vicini
fanno scappare i ladri

Se arriva sul cellulare un messaggio con la scritta “Furto in atto” cosa si deve fare? E’ capitato mercoledì sera ad una signora di Bozzolo che si trovava al lavoro distante una quindicina di chilometri da casa e che è stata allertata da un avviso telefonico di questo tipo.

“Stavo lavorando in ufficio” racconta Marisa Zangrossi, residente in via Colombo a Bozzolo e responsabile del supermercato Billa di San Giovanni in Croce “quando mi è trillato il telefonino”. Ebbene, dopo aver chiamato i Carabinieri, la donna ha avvisato i vicini di casa i quali hanno messo in atto una vera e propria gara di generosità e coraggio. C’è chi si è affacciato alla finestra, chi è andato in strada a vedere e addirittura chi si è spinto sino all’abitazione della Zangrossi, pronto ad entrare per verificare quello che stava accadendo mentre qualcun altro attendeva fuori l’arrivo dei Carabinieri. E’ stato proprio in questo frangente che i malviventi sono stati visti ancora all’opera nella casa presa di mira. E per una frazione di secondo il coraggioso vicino è stato fermato quasi sulla soglia: così gli è stato evitato un pericoloso faccia a faccia con i ladri ed una possibile reazione incontrollata da parte loro.

A causa di questa forma di accerchiamento gli sconosciuti hanno poi abbandonato la casa, scappando per i campi mentre la proprietaria arrivava sul posto trafelata. “Non mi hanno rubato nulla, perché a casa intanto non tengo valori e poi con tutto quel trambusto, la sirena che continuava a suonare, la gente fuori, sono stati costretti alla fuga, dopo avermi messo a soqquadro una stanza”. I danni maggiori sono circoscritti all’impianto d’allarme fracassato con l’intento di non farlo suonare. E’ stata distrutta anche una finestra, mentre è stato tralasciato persino un computer da poco acquistato.

La sera precedente si era registrato anche il furto alla famiglia Falavigna, il cui componente lavora curiosamente nel reparto macelleria del medesimo negozio Billa, dove è responsabile la Zangrossi. C’è il sospetto che questi malintenzionati prendano di mira le abitazioni sapendo chi ci abita e dove si trovi nel momento in cui decidono di fare irruzione. Al punto da far nascere il desiderio di chiedere un presidio fisso in quel quartiere così bersagliato e setacciato dai ladri.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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