“Auguri Maestro”,
Verdi fa il pieno a
Casalmaggiore per la Sla
Nella foto, un momento del concerto al Comunale
E’ stato un grande concerto lirico, un appuntamento da ricordare negli annali quello che nel pomeriggio di domenica ha riempito il teatro comunale di Casalmaggiore. Del resto la ricetta era infallibile a priori: le musiche di Giuseppe Verdi, i suoi cori, le sue arie più famose e la presenza di tre grandi artisti del casalasco. Il pianista Milo Martani, maestro dell’Estudiantina e organizzatore dell’evento, il baritono Orazio Mori, che ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo e, da gran professionista, ha saputo dare il massimo anche davanti al suo pubblico, il maestro Claudio Cirelli di Rivarolo del Re, direttore del coro del Regio di Parma che ha diretto, nell’occasione, il coro Valtaro.
Con loro il soprano Paola Sanguinetti, partner abituale di Andrea Bocelli, il tenore Diego Cavazzin, il corpo di ballo AccademiaDanzaEDintorni con Michele Cosentino prima stella e le scenografie di Bianca Costanza Chiapponi. Quasi due ore di concerto per attraversare il repertorio più popolare, ma non per questo meno nobile, del Maestro nato duecento anni fa a Roncole di Busseto, a 50 km da Casalmaggiore: scene dalla Traviata, dall’Ernani, dal Trovatore, ma anche virtuosismi al pianoforte che Milo Martani ha dedicato alla sua prima maestra, Alberta Moreschi, presente in platea. Poi il gran finale con il Va pensiero del Nabucco, al solito punto di forza dell’opera verdiana capace di coinvolgere il popolo, nel senso pieno del termine.
E a proposito di “popolo”, il pubblico ha gradito, venendo trascinato, trascinando a sua volta nel gran finale e ricoprendo di applausi gli artisti: qualcuno si è chiesto perché eventi come questo, con la grande lirica e la grande opera in scena, non vengano ripetuti più spesso al comunale casalese. Già con “Capriccio italiano” infatti, esibizione dello scorso anno che propose opere del 1800 alternate a musiche di Morrione e Rota, il comunale fece registrare il tutto esaurito. Nel mentre il ricavato del concerto “Auguri Maestro” è stato devoluto per la ricerca contro la Sla, una malattia tremenda per la quale non è ancora stata trovata una cura: e questo non è certo un dettaglio.
Giovanni Gardani
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