Mauri colpisce ancora
Con “Purple rain” vola
agli home visit
Il video della puntata: l’esibizione di Mauri cade a 40 minuti; la sua selezione, invece, a 1 ora e 35 secondi
Avanti ancora, e adesso il sogno si fa tremendamente concreto: Maurizio Scaglioni in arte “Mauri” non si ferma e supera anche la seconda parte del Bootcamp, la prova più selettiva delle tre previste, che ha scremato i concorrenti dagli 80 passati dalle audizioni ai 25 (inizialmente dovevano essere 20) che accedono così agli Home Visit, anticamera della finale.
Una splendida e sentita esibizione di “Purple Rain”, capolavoro di Prince, porta il casalese al turno successivo. Da evidenziare due particolari: il Bootcamp in totale è durato 72 ore, che sono poi state spalmate in due puntate per esigenze televisive, e soprattutto la seconda parte di questa prova prevedeva la prova di diversi concorrenti uniti in un’unica esibizione. Mauri si è esibito con due ragazze, una delle quale è una badante filippina dalla voce davvero portentosa, che per molti è una delle favorite addirittura alla vittoria finale (la donna ha passato ovviamente il turno). Mauri, dinnanzi a questa grande voce, non ha sfigurato, anzi, ha interpretato il ruolo con una grande attacco in apertura di canzone, per poi accompagnare le compagne di avventura durante il resto dell’esibizione. Una canzone, peraltro, preparata nel giro di poche ore, come si conviene appunto alla fase Bootcamp.
La puntata di X-Factor che ha chiuso il Bootcamp doveva andare in onda mercoledì, ma la morte di Arik Einstein, considerato il padre del rock israeliano, ha spinto la conduzione a rinviare a giovedì la messa in onda della puntata. Ora Mauri è atteso dalla fase Home Visit, che funziona come in Italia: i 25 concorrenti rimasti vengono divisi e ciascuno dei quattro giudici ne prende in carico sei (a uno ne toccheranno sette). Soltanto tre concorrenti (per giudice) entreranno alla finale a 12, sulla quale poi si svilupperà il programma nella fase più calda. Peraltro Mauri è stato il primo ad essere scelto nel gruppo che assieme a lui è salito sul palco, nominato dal giudice Shiri Maimon, unica donna, cantante israeliana soprannominata “il diamante”. “Maurizio” ha detto la giudice come si evince dal video indicando il primo dei prescelti del gruppo, consentendo a Mauri, che non ha mai fatto trasparire troppa tensione, di sciogliersi in un liberatorio sorriso. A quel punto sapeva di essere passato.
La curiosità ora sta tutta nel capire a quale giudice Mauri sarà associato: considerando che proprio Shiri Maimon è stata la giudice che più ha esaltato il casalese, potrebbe essere lei a prenderlo in consegna per prepararlo alla finale. Gli altri giudici sono Ivri Lider, pop star di casa, soprannominato “il cervellone” (l’unico a dire no a Mauri nella prima audizione), il rocker Rami Fortis, per tutti “il matto” e il compositore Moshe Peretz, detto “il principe”. Intanto però Mauri c’è e adesso il sogno è davvero a un passo dal diventare realtà.
Giovanni Gardani
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