Mario Carrara, da
San Giovanni agli Usa
del miracolo tecnologico
Nella foto, Mario Carrara a Portland
Una nuova storia di un casalasco attraversa l’Oceano Atlantico e giunge fino a noi grazie al sito Casalaschi nel Mondo, al solito preziosissimo punto di riferimento virtuale. La direzione del sito ringrazia Fabrizio di Telcom, per inciso, per avere sistemato il software in tempi brevi, rendendo possibile il prosieguo di un’opera importante per conoscere le storie dei conterranei del casalasco migrati all’estero.
La storia di Mario Carrara va per la precisione da San Giovanni in Croce a Portland, Oregon, negli Stati Uniti d’America. “Diciamo subito” attacca Carrara “che non appartengo alla generazione dei giovani che stanno espatriando, bensì alla precedente, quella cioè che è entrata nel mondo del lavoro negli anni settanta e che ha fatto loro da apripista.
Ma andiamo per ordine: sono cresciuto a San Giovanni in Croce e ho poi fatto gli studi a Cremona dove ho frequentato la scuola tecnica e l’Istituto Industriale. Finito il militare ho trovato occupazione in Brianza dove nel frattempo l’IBM aveva avviato uno stabilimento per la produzione di computer. L’ambiente era pieno di stimoli e tra questi vi era la possibilità di recarsi all’estero cosa che noi giovani trovammo subito attraente. Capimmo subito che la trasferta avrebbe arricchito il nostro curriculum vitae. Colsi la palla al balzo e iniziai subito con un periodo in Germania.
Nel 1973 accettai il salto oltre oceano e mi trasferii a Raleigh nella Carolina del Nord dove è poi nato mio figlio. In contrapposizione al caldo umido di quello Stato sono stato poi per diversi anni nel freddo polare di Rochester nel Minnesota dove il gelo e la neve erano impensabili ma che poi sopportai invece senza problemi. Grazie al lavoro ho attraversato tutti i passaggi tecnologici dal telefono, al PC, poi intranet fino alla rete Internet attraverso la quale seguo da vicino la nostra penisola.
Oggi da pensionato mi sono fermato sulla sponda del Pacifico ed esattamente nell’Oregon, quello che un secolo fa era il Far West e che oggi è diventato la valvola di sfogo della California troppo affollata e soprattutto troppo cara. E’ uno Stato molto vario con grandi spiagge e la parte pianeggiante ricorda per certi versi e anche dal punto di vista climatico l’ordinata pianura padana.
La città è Portland , che come si può vedere dalla foto è la città dei ponti e direi del buon cibo, che gli italiani del posto hanno importato e poi implementato in modo raffinato, cosa che quarant’anni fa era impensabile e che ci ammalava di nostalgia”.
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