Ambrogino d’oro
per Ezio Indiani,
originario di Calvatone
Nella foto, Ezio Indiani e l’Ambrogino d’oro
Il direttore d’albergo più bravo del mondo è un casalasco: o almeno questa è la motivazione addotta dalla giuria che decreta, ogni anno, i premiati con l’Ambrogino d’oro, prestigiosa onoreficenza assegnata a Palazzo Marino dall’amministrazione comunale di Milano, che prende il nome da Sant’Ambrogio, patrono della città della Madonnina.
Ezio Indiani, nato nel 1952 a Calvatone e noto nel mondo per essere il direttore dell’Hotel Principe di Savoia, sarà uno dei 52 premiati con la medaglia d’oro che presenta la raffigurazione di Sant’Ambrogio: assieme a lui personaggi dello spettacolo, della cultura, della scienza, dello sport, della solidarietà, e si parla sempre, rigorosamente, di eccellenze.
Ezio Indiani peraltro è legato anche da un particolare rapporto di parentela al nostro territorio: è infatti lo zio di Paola, che ha sposato il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla. Al di là del riferimento casalasco, Indiani ottiene questo prestigioso riconoscimento avendo alle spalle una prestigiosa carriera iniziata nella catena Hilton, passando poi allo Hyde Park Hotel di Londra, al Grand hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi, all’Hotel Eden di Roma e, dal 1977, all’Hotel des Bergues di Ginevra, riconosciuto come il miglior albergo svizzero al Word travel market 2003.
Ezio Indiani ha ricevuto l’Hermes Award 2003, massimo riconoscimento mondiale destinato ai direttori d’albergo, ed è stato il primo italiano ad essere insignito di questo importantissimo premio intitolato al dio greco dei viaggi e dei commerci. Dal luglio 2005 è alla guida del Principe di Savoia, il più importante hotel di lusso di Milano ed è stato confermato almeno fino al 2015.
Giovanni Gardani
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