Cronaca

Rubano al Mobilificio
di Isola: marocchini
subito arrestati

Con un magheggio si erano impossessati di un portafoglio contenente quasi 1500 euro. Ai due malviventi, entrambi marocchini, è andata però male.

Sono infatti stati arrestati pochi minuti dopo il furto in quasi flagranza di reato: l’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, quando si avvicinava l’orario di chiusura del Mobilificio Arcari, il più importante e longevo di Isola Dovarese. S.R., classe 1994 residente a Reggio Emilia, e il connazionale minorenne, classe 1997, residente a Piadena, erano entrati nel mobilificio fingendosi venditori di scope. Uno dei due, in particolare, ha raggiunto l’area posteriore del Mobilificio, destinata alla parte amministrativa, e ha attirato l’attenzione della dipendente che in quel momento era nel negozio, mentre l’altro ha rapidamente rubato il portafoglio (della figlia della proprietaria, che abita in provincia di Padova e che si trovava in visita a Isola), portafoglio che si trovava nel salone espositivo e che, come detto, conteneva una somma non indifferente, quasi 1500 euro. Un furto con destrezza, insomma.

Purtroppo per i malviventi, la dipendente, insospettita, ha comunque notato l’operazione e ha subito allertato i carabinieri, mentre due uomini (il compagno della figlia della proprietaria e un architetto) si sono dati all’inseguimento dei due marocchini, a piedi, sotto la pioggia, per le strade del paese.

“Una nostra pattuglia era in zona” racconta Cristiano Spadano, capitano dei carabinieri di Casalmaggiore “ed è subito intervenuta. Abbiamo ritrovato, grazie alla descrizione, i due ragazzi in centro paese e li abbiamo arrestati; non hanno opposto resistenza e, dalle nostre ricerche, sono risultati entrambi pregiudicati. Il maggiorenne è stato trattenuto in camera di sicurezza della caserma di Casalmaggiore per essere poi processato a Cremona; il minorenne, invece, è stato tradotto subito al carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano”.

Il primo processo, svoltosi per direttissima, ha comminato come pena otto mesi di arresti domiciliari per il marrocchino classe 1994. Il suo connazionale attende invece l’udienza di convalida, che si terrà mercoledì mattina presso il Tribunale di Brescia.

Giovanni Gardani

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