San Matteo, Zanichelli
polemizza sul secondo
lotto della ciclabile
La ciclabile di San Matteo fa ancora discutere, dopo che pochi mesi fa si sono sbloccati i fondi per la realizzazione del secondo lotto della stessa. A intervenire è ancora una volta Roberto Zanichelli, spesso critico nei confronti dell’amministrazione anche in passato, in particolare per la condizione di alcuni strade del comune di Viadana e della zona Fenilrosso, dove Zanichelli lavora.
“Spero che il secondo lotto della ciclabile di San Matteo” si augura Zanichelli “abbia una verifica da parte dei presunti tecnici del comune, al fine di non trovarsi nelle stesse condizioni del primo lotto. Quest’ultimo infatti è stato realizzato all’incirca in quattro anni con una spesa non superiore ai 50mila euro. La qualità della sede stradale, considerando il tempo impiegato per la realizzazione, s’è rivelata molto scarsa”.
Zanichelli rincara poi la dose: “A dire il vero, per quanto riguarda il primo lotto, l’amministrazione è stata brava a imputare la colpa alla ditta appaltatrice, non pagandola. Quel chilometro e 700 metri di ciclabile già realizzata non è spuntata in un giorno come i funghi, dunque i responsabili del comune avrebbero avuto il dovere di controllare i lavori. Mi auguro che, dato che la ditta appaltatrice si trova a un centinaio di chilometri da San Matteo, gli amministratori cerchino di essere cauti e severi nei controlli, stavolta”.
Nel suo sfogo, contenuto in una mail inviata alla nostra redazione ma anche al sindaco Giorgio Penazzi e all’assessore ai Lavori Pubblici Adriano Saccani, Zanichelli attacca poi il comune anche per i lavori realizzati nei giorni scorsi (il 14 e il 20 novembre) in via dei Tigli e alla Rotonda delle Rose in zona Fenilrosso. “Lavori insufficienti” li definisce l’imprenditore, che poi ironizza: “La prossima volta chiederò al comune dieci volte più del dovuto, sperando che almeno così venga fatto tutto quanto chiediamo. Uso il plurale perché la protesta coinvolge tutti colore che lavorano in questa area industriale”.
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