Cronaca

Moto travolta da
auto in via Bixio:
39enne casalese in ospedale

Nella foto, il motorino a terra e l’intervento dei soccorsi

Attimi di grande apprensione giovedì sera pochi minuti prima delle 21 a Casalmaggiore, all’incrocio tra via Bixio e la strada Asolana, in corrispondenza degli edifici che ospitano le Poste, la pizzeria Secondo Piano e l’autoscuola Ghizzardi.

Un centauro è stato infatti travolto da un’auto ed è stato per questo trasportato all’ospedale Oglio Po. L’uomo, R. G. classe 1974, di origine rumena ma residente a Casalmaggiore, molto noto in paese perché gestisce il distributore Agip che si trova vicino alla scuola media Diotti, stava viaggiando sull’Asolana in direzione rotonda principale della città. Era a bordo della sua Vespa di colore rosa, quando è stato travolto da una Mazda Cx-7 di colore blu, condotta da R. P. classe 1975 originario di Gattatico (Reggio Emilia), che arrivava da Parma, dunque proveniva in senso opposto, e stava svoltando in via Bixio. Dato che la svolta era a sinistra la colpa è stata dell’automobilista, che era visibilmente sotto choc e ha subito confessato di avere sbagliato manovra ai carabinieri di Casalmaggiore intervenuti sul posto.

Sul luogo del sinistro è intervenuta anche l’ambulanza della Padana Soccorso che ha caricato il centauro, inizialmente in codice giallo, poi diventato verde. Va però detto che l’uomo, stando a quanto testimoniato dai presenti durante i soccorsi, si lamentava per un forte dolore alla gamba. Particolarmente preoccupata la moglie di R. G., che voleva seguire il marito in ospedale ed è riuscita a farlo solo dopo essere stata tranquillizzata dai militari: la donna, infatti, che ha accusato un principio di svenimento, inizialmente non era in grado di recarsi in auto da sola al nosocomio Oglio Po di Vicomoscano. Illeso il ragazzo reggiano alla guida dell’automobile, anche se per lui il colpo è parso psicologicamente molto duro: il 38enne si è messo più volte le mani nei capelli. Fortunatamente però l’incidente non ha avuto effetti così gravi come in un primo momento si era temuto osservando la dinamica.

Giovanni Gardani

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