Cultura

Lodola a Casalmaggiore,
luci dorate per
ricordare Seoul 1988

Un’artista mondiale per un evento mondiale, anzi olimpico. L’artista Marco Lodola, uno dei più famosi geni dell’arte contemporanea italiana e sicuramente il più completo uscito dal movimento “Nuovi Futuristi”, esporrà al Museo Diotti di Casalmaggiore dal 14 dicembre 2013 fino al 2 febbraio 2014. E donerà, al termine della mostra, una delle sue opere al museo.

L’iniziativa, pensata da mesi, è stata ufficializzata mercoledì nel tardo pomeriggio in sala giunta, alla presenza del sindaco Claudio Silla, della curatrice del Museo Diotti Roberta Ronda e di Anna Vergine e Gabriele Fallini, entrambi casalaschi (la donna è di San Giovanni in Croce, l’uomo di Gussola), che hanno curato i contatti con Lodola e la mostra vera e propria.

“Golden Light”, luce dorata, è il titolo dell’esposizione e l’oro al quale si fa riferimento non è solo quello delle esposizioni luminose che hanno reso celebre nel mondo il pavese Marco Lodola, ma anche quello della medaglia conquistata nel 1988 a Seoul da Gianluca Farina: una vittoria che diede il via all’epopea olimpica di Casalmaggiore, e non a caso Gabriele Fallini era presente all’inaugurazione del monumento dedicata a Casalmaggiore città del canottaggio nell’ottobre scorso. “Sono passati 25 anni esatti, un quarto di secolo” ha spiegato Fallini “e allora abbiamo voluto inventarci qualcosa che potesse coniugare arte e sport, tramite il movimento. Per questo abbiamo scelto le luci dorate di Lodola”.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Bruno Baglivo, direttore artistico di “Mirabili Arte d’abitare”, che riprende architettura, arte e design, fondendole insieme ed evidenziando l’importanza dell’arte contemporanea come legame tra l’arte stessa e la vita vera, tramite il linguaggio della luce. Non a caso Lodola è una delle stelle di “Mirabili”.

“Dobbiamo ringraziare in primis gli sponsor” hanno spiegato Vergine e Fallini “perché solo così una mostra di questo livello viene resa possibile. E’ Più, Seletti, Immergas, Arti Grafiche Castello, Zanesi Costruzioni, Bolle Blu Lavanderia Stireria, hanno offerto la possibilità di allestire la mostra e di presentare un catalogo che presenta anche testi di Luca Beatrice e Vittorio Sgarbi, noti critici d’arte, oltre che del giornalista televisivo Red Ronnie“.

A proposito di Red Ronnie, e dunque della musica, Marco Lodola, che ha realizzato la Maglia Rosa e il Manifesto ufficiale del Giro d’Italia 2005, oltre al logo ufficiale delle varie discipline presenti alle Olimpiadi invernali Torino 2006, ha realizzato le scenografie di alcuni concerti degli 883, dei Timoria, di Jovanotti, oltre ad avere realizzato scenografie per una sfilata di Vivienne Westwood. Un artista a tutto tondo, dunque. “Esporrà quindici opere in tutto” hanno spiegato i curatori “per la maggior parte sculture di luce, ma non mancheranno smalti e disegni”. “Ho conosciuto Lodola” ha avuto poi modo di ricordare Fallini “a inizio anni ’80: io frequentavo l’Università di Milano, lui iniziava a esporre sotto l’egida di Renato Barilli e la corrente dei “Nuovi Futuristi”. Di lui, a Gussola, vi è un quadro, il San Colombano patrono dei motociclisti, esposto in chiesa durante il Motoraduno Bergamonti del 2004 e rimasto lì come dono”.

Non è tutto: mentre Silla ha evidenziato come l’evento sia voluto da due casalaschi per il Casalasco e per un Museo d’eccellenza del territorio (“qualcosa del genere avvenne già per la mostra sui cordai, che coniugò manualità, disegno, fotografia e ispirazione”), Vergine e Fallini hanno spiegato che all’inaugurazione del 14 dicembre parteciperanno, oltre allo stesso Lodola, anche Oreste Perri, sindaco di Cremona e Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport, entrambi per onorare l’arte che però in questo caso specifico celebra prima di tutto la grandezza sportiva. La luce di Farina, la luce di Lodola: in entrambi i casi oro puro.

Giovanni Gardani

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