Feste e turismo

Fiera di San Carlo,
giù il sipario: pro e
contro del 2013

Il luna park ha spento le luci mercoledì, con l’ultima delle due giornate dedicate ai bambini. Alcune iniziative collaterali, come le mostre, proseguiranno ancora ma, di fatto, la Fiera di San Carlo, con la piazza spoglia di bancarelle e giostre, può dirsi conclusa. L’edizione 2013 ha fatto registrare nel complesso un’ottima affluenza di pubblico, con picchi nello scorso week end, dalla giornata inaugurale di venerdì sino a domenica. Il meteo e il favorevole ponte festivo hanno dato una bella mano alla kermesse, con generale soddisfazione di Pro Loco e gestori delle giostre.

“Salutiamo un’edizione della Fiera di San Carlo importante per numero di visitatori”: tira le somme il sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla. “Il successo non è stato frutto del caso. Va ringraziata la Pro Loco ed il presidente Marco Vallari che attraverso internet ed i social network ha saputo pubblicizzare l’evento portando a Casalmaggiore moltissima gente di altre province e regioni. La stessa Sagra del cotechino e del blisgòn ha servito piatti tipici a persone provenienti da lontano e curiose di provare le tipicità maggiorine”.

Il grazie del primo cittadino abbraccia quindi “i volontari, gli uffici comunali e la Polizia locale, che si è trovata a dover fronteggiare il problema dell’abusivismo”. E qui si apre il libro nero delle polemiche. E’ innegabile che l’edizione 2013 della Fiera di San Carlo abbia visto concentrarsi nelle vie del centro cittadino un numero considerevole di venditori abusivi: “Ci siamo presi qualche giorno per ragionare sulla questione e mettere in agenda alcune proposte per evitare il ripetersi del fenomeno”, spiega Silla. Il problema, oltre a tenere banco sui social network, è stato oggetto di critiche al comune da parte di Lega Nord ed alcuni negozianti di Casalmaggiore, che pretendono più controlli e contromisure più efficaci per debellare l’abusivismo. “Vorremmo fare un incontro con tutte le parti in causa per vagliare alcune proposte su come affrontare un fenomeno che quest’anno è stato particolarmente evidente”.

Pro Loco, commercianti di Casalmaggiore, ambulanti, uffici comunali, forze dell’ordine: tutti allo stesso tavolo per verificare la fattibilità di una misura preventiva. “E’ necessario capire se esista la possibilità di evitare l’ingresso nel perimetro della fiera dei venditori abusivi di merce contraffatta”. Si tratterebbe di una sorta di pre filtraggio, da praticare nelle vie d’accesso al centro, “onde evitare scene da Far West, inseguimenti tra la gente o altro che possa mettere in pericolo l’incolumità di altre persone”. “Per farlo – precisa Silla – serve il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine, compresa la Guardia di Finanza. Fermo restando l’impegno degli agenti della Polizia Locale che anche in questa edizione della fiera sono sempre stati presenti”. Il primo passo sarà dunque “chiedere a chi ha competenze specifiche, come Prefettura e Questura, se questa strada è percorribile”.

Un’altra criticità rispetto alla Fiera di San Carlo è stata manifestata da alcune mamme in merito alla chiusura al traffico della piazza nei pomeriggi delle giornate dedicate ai bambini. “”Negli ultimi due giorni di rassegna, l’accesso all’anello di piazza Garibaldi è stato interdetto ai veicoli a partire dalle ore 16,30 circa. Le famiglie chiedono invece che il traffico in piazza venga chiuso prima, per questioni di sicurezza. Una richiesta legittima che verrà accolta”.

“Quel che importa adesso – chiosa il sindaco di Casalmaggiore – è lavorare per tempo predisponendo i giusti correttivi per le prossime edizioni”.

Simone Arrighi

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