Tenta di strozzare
l’arbitro: 3 anni di stop
per dirigente Casalese
Un clamoroso fatto, che ha più a che vedere con la cronaca che con lo sport, emerge dal referto arbitrale del match giocato sabato tra Fontanellatese e Casalese, categoria Juniores Regionali, e dalle decisioni del Giudice Sportivo del comitato regionale Emilia Romagna, al quale da sempre la squadra di calcio di Casalmaggiore è affiliata.
Uno dei dirigenti accompagnatori della Casalese Juniores, S. B., al termine della partita giocata a Fontanellato, si è beccato addirittura tre anni di squalifica (fino al 31 ottobre 2016). Tenendo conto che la squalifica a vita, in Figc, non esiste più e che il massimo è ora di cinque anni, si tratta di un provvedimento davvero pesante, che però appare giustificato dalla lettura del referto e della ricostruzione dello stesso arbitro.
S. B., che in particolare ricopriva la carica di assistente all’arbitro (il che rende ancora più pesante il suo gesto), stando a quanto si legge nel referto, “a fine gara rivolgeva proteste ed insulti nei confronti dell’arbitro. Inoltre stringeva le mani al collo dell’arbitro tanto a provocargli per qualche momento tosse e difficoltà respiratorie. Veniva allontanato dai dirigenti addetti al servizio di forza pubblica sostitutiva e dai dirigenti della società Casalese”. Pare che all’origine del gesto, che resta gravissimo e non ha giustificazioni, vi sia l’espulsione del figlio di S. B., che gioca appunto nella Casalese Juniores: espulsione che, a detta del padre, sarebbe stata ingiusta. Ma, comunque sia, la reazione è stata assolutamente spropositata, avendo messo a rischio anche l’incolumità fisica dell’arbitro.
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