Ladri buongustai,
si avvicinano le feste
si “svuotano” i pollai…
Il cappone è un piatto tipico delle festività autunnali e invernali; la gallina e il pollo anche, in tutte le loro declinazioni (lessa, arrosto, alla cacciatora); poi, per chi magari vuole provare un altro sapore, c’è anche l’anatra. Le feste si avvicinano, il 1° novembre molte famiglie festeggeranno il ponte dei Santi e dei Defunti attorno a un tavolo e sarà quello una sorta di antipasto del grande cenone della vigilia di Natale, tradizione molto cara ai casalaschi e non solo.
Ebbene, non sembra dunque un caso, con queste premesse, che proprio nei giorni scorsi si siano concentrati nelle campagne casalasche furti molto simili tra loro, che hanno fatto sparire diversi esemplari di pennuti, molto prelibati e ricercati in cucina. Il fatto è accaduto almeno in quattro cascine, o pollai privati, tra Quattrocase e Vicomoscano, frazioni confinanti dove la vita agricola è molto sviluppata e dove il sostentamento “fai da te” passa proprio da allevamenti ad hoc ricavati in casa. Ma il rischio è che molti altri casi non siano giunti fino alla nostra redazione.
Già l’anno scorso il fenomeno fu registrato, sempre in questo periodo: non può certo essere una casualità. Alcuni allevatori, che lo scorso autunno denunciarono il fatto alla polizia locale, stavolta, quasi rassegnati, non hanno segnalato il problema. Come a dire che questi furti stanno diventando una moda e, per combatterla, l’unica opzione è provare a farsi giustizia da soli… Tra l’altro in tutti i furti registrati, i ladri hanno lasciato perdere i pulcini o gli esemplari non ancora ben “formati”, preferendo galline, polli o anatre che avessero già la carne pronta per essere mangiata.
Difficile, dunque, pensare ad un furto dettato dalla fame o dalla disperazione (in tal caso sarebbero state rubate le uova, ad esempio): quasi certamente i ladri sono invece buongustai ed esperti, che selezionano la refurtiva con cura. Quel che è certo, nel mistero che circonda la campagna casalasca per questi furti strani (ma non troppo), è che galline, polli e anatre trafugate non faranno una gran bella fine…
Giovanni Gardani
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