Infrastrutture, poche
chance. A Viadana riunione
“lacrime e sangue”
Forse sta veramente cambiando qualcosa nell’atteggiamento dei politici da sempre accusati di mistificare le loro azioni con inutili promesse. Giovedì sera a Viadana, nella sala Saviola del Muvi, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno ha completamente ribaltato la consuetudine parlando francamente anche se l’ammissione poteva contenere presagi infausti.
Lo ha fatto dicendo che dal 2016 non ci sarà più nemmeno un euro per investimenti in quanto la crisi economica ha svuotato completamente le casse dello Stato. L’altro assessore presente, all’Agricoltura, Gianni Fava ha dipinto un quadro ancora più drammatico rivelando che la famosa legge di stabilità di recente creazione, non solo non avrebbe portato nessun beneficio ma addirittura pretenderebbe 500 milioni dalle Regioni, di cui 135 milioni solo dalla Lombardia. E’ evidente che con questi chiari di luna quasi tutte le aspettative per quanto riguarda le infrastrutture finiranno in un cassetto dei sogni.
Quasi un grido di dolore quello lanciato da Ercole Montanari presidente della Consulta d’Area, il quale ha ricordato come il nostro territorio abbia già dato parecchio in termini di sacrifici e penalizzazioni. Inevitabile poi il confronto con la vicina Emilia Romagna, dove tutti questi problemi e nodi creati dal patto di stabilità non sembrano provocare i medesimi ostacoli che si manifestano di qua del Po. L’organizzatore dell’incontro Silvano Melegari delegato di Confindustria per Bozzolo e Viadana (col presidente Alberto Truzzi in prima fila) ha ricordato più volte come le tasse pagate abbondantemente dagli imprenditori non abbiano mai avuto un ritorno in termini di strade e collegamenti, problema al quale va aggiunta anche l’assenza di collegamenti Internet, nonostante cavi di fibra ottica da tempo interrati sino a Cizzolo e mai utilizzati.
Se ci sono buone prospettive per la Gronda Nord, opera per la quale il presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci ha garantito l’inizio entro quest’anno, meno vicina appare la soluzione dei disagi sulle frazioni nord, in favore delle quali il cittadino Paolo Bellini ha sollecitato l’intervento sfruttando i fondi erogati per l’argine e rimettendo le barche in ferro al ponte d’Oglio per metà dell’anno sempre chiuso.
Un’altra delusione è toccata al Sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, il quale aveva chiesto a Del Tenno di intervenire presso l’Amministratore di Autocisa affinchè anticipasse la realizzazione delle cosiddette opere compensative dando la priorità alla tangenziale di Casalmaggiore. Ribadendo le premesse iniziali circa la sincerità e l’onestà delle intenzioni, l’assessore regionale ha risposto che questo, purtroppo, non sarebbe mai stato possibile. Impegno che invece Gianni Fava ha fatto suo lasciando balenare ancora qualche lumicino di speranza.
Rosario Pisani
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