Ambiente

No Ti-Bre, incontro
a Trecasali e volantino
di protesta a Viadana

Il coordinamento dei comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre è particolarmente attivo in questi giorni. Anzitutto lo stesso coordinamento, assieme al comitato per la tutela del territorio di Trecasali (Pr), ha fissato per lunedì 28 ottobre alle 20.30, presso la sala civica del circolo Arci Stella di Trecasali, l’incontro pubblico: “Ti-Bre: riparliamone!- Le soluzioni alternative contro la cementificazione” organizzato da WWF e Legambiente.

Aprirà l’incontro Don Albino Bizzotto, esponente del pacifismo italiano, fondatore dell’associazione “Beati i costruttori di pace”, e per due settimane, dal 16 al 29 agosto scorso, protagonista di uno sciopero della fame contro lo spreco di territorio dovuto alle grandi opere.

Le associazioni illustreranno le ragioni della contrarietà alla realizzazione dell’intera opera, che interessa da vicino il nostro territorio, oltre che dei primi dodici chilometri di autostrada, da Pontetaro a Trecasali, oggi sempre più evidenti alla luce di uno scenario economico profondamente cambiato e di una crisi ambientale che richiederebbe interventi di risanamento e di riqualificazione del territorio, anziché ulteriori pressioni e fattori di degrado.

L’incontro sarà anche un’occasione di informazione sullo stato di avanzamento del progetto e di confronto con le amministrazioni, Comune di Trecasali e Provincia di Parma, che hanno assicurato la propria presenza alla tavola rotonda. Saranno presenti, oltre a don Bizzotto, Flavia Corradi del comitato tutela territorio Trecasali, Massimo Gibertoni di Legambiente, Nicola Bernardi sindaco di Trecasali, Ugo Danni assessore Pianificazione Territoriale della Provincia di Parma, Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale Legambiente, il casalasco Cesare Vacchelli del coordinamento No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Giorgia Galbani responsabile Iba e Rete Natura 2000 – Lipu, e Rolando Cervi presidente Wwf Parma. L’invito da parte del coordinamento è aperto a tutti gli esponenti politici locali ed i parlamentari.

Ma non è tutto: all’ingresso della sala MuVi che ha ospitato il convegno tenuto a Viadana giovedì sera sulle infrastrutture del territorio Oglio Po, gli stessi esponenti del coordinamento contro la Cr-Mn e la Ti-Bre e dei comitati ambientalisti hanno consegnato ai partecipanti un volantino. Il contenuto spinge a investire in infrastrutture ferroviarie e non stradali.

Ecco il testo del volantino: “Mentre le centraline di rilevazione delle polveri sottili sono tornate inesorabilmente a ricordarci che i valori del PM10, da diversi giorni, sono abbondantemente al di sopra dei limiti di legge; mentre lo IARC (l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS), ha stabilito che l’inquinamento atmosferico è tra i più diffusi agenti cancerogeni ambientali; mentre dai dati del Rapporto 2013 sulla Qualità dell’aria in Europa, pubblicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), risulta che l’Italia viola i limiti di quasi tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa Europea, esponendo le  popolazioni che risiedono nelle aree urbane italiane, in particolare quelle della Pianura Padana, ad inaccettabili livelli di inquinanti dell’aria; mentre l’IPCC, l’organismo scientifico delle Nazioni Unite, ha reso noto che i  cambiamenti climatici prodotti dall’attività umana hanno raggiunto un livello tale di gravità che restano a disposizione solo 10 anni per salvare il pianeta da scenari catastrofici; a Viadana gli industriali discutono di nuove infrastrutture e lo fanno con la presenza di ben due assessori regionali.

Ci auguriamo che non sia la solita litania con la quale da anni si continuano a chiedere nuove autostrade per lo sviluppo (quale? Quello di nuove forme tumorali?) e per togliere il territorio dall’isolamento (inesistente). Per la salute del Pianeta e per quella dei cittadini, chiediamo che le scarse risorse disponibili vengano destinate ad opere infrastrutturali ferroviarie che contribuiscano a togliere veleni dall’aria e che ci rendano un paese veramente moderno.

Declinare questo inderogabile ed urgente impegno per il nostro territorio significa: portare a compimento il Ti-Bre ferroviario, per collegare i porti dell’alto Tirreno con il cuore dell’Europa; potenziare la linea ferroviaria Mn-Cr-Mi per collegare in modo razionale ed efficiente queste comunità; realizzare i progetti di raccordo ferroviari Casalmaggiore-Viadana e Castellucchio-Gazoldo degli Ippoliti per togliere traffico pesante dalla strada e meglio collegare importanti realtà produttive del territorio”.

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