Martignana, consiglio
ok su bilancio risanato
Novità sulle unioni
Ha toccato parecchi temi interessanti il consiglio comunale di Martignana di Po dello scorso martedì: su tutti il bilancio di previsione 2013, approvato con la sola astensione delle minoranze, che dovrebbe consentire di ripianare lo sbalzo negativo di 151mila euro fatto registrare nei mesi scorsi. Andiamo però con ordine, osservando per punti i vari nuclei della discussione.
BILANCIO – Come anticipato, Martignana doveva trovare risorse per ripianare i 151mila euro di “buco” inattesi. Lo ha fatto riuscendo a giocare d’anticipo sul disavanzo ossia calcolando con una previsione abbastanza certa le entrate dell’Imu e del fondo di solidarietà in arrivo dallo Stato, che si considerano sufficienti per risolvere la questione. “Non abbiamo del resto in programma grosse spese” ha sottolineato il sindaco Alessandro Gozzi “dunque il pareggio di bilancio a fine amministrazione (ossia nel 2014, ndr) non dovrebbe essere un problema”.
Tra le minoranze c’è chi sottolinea che, per sistemare le cose, è stato in realtà necessario alzare notevolmente i costi di alcuni servizi, in particolare della Tares. L’anno scorso, infatti, Martignana prevedeva di introitare 170mila euro (alla fine si è trattato invece di 200mila euro); nel 2013 mette in conto quasi 290mila euro. “Del resto” ha spiegato Gozzi “il costo del servizio va coperto per intero per legge e non possiamo fare diversamente”. Sono state definite le rate di pagamento della tassa: il 70%, calcolato su base Tarsu, entro novembre, lo 0.30 quale quota fissa per lo Stato entro il 16 dicembre, il 30% restante entro febbraio.
Non è stato possibile, invece, vendere la quota minoritaria della Farmacia detenuta dal comune. “L’Asl servizio farmaceutico ha dato parere negativo: non è possibile adoperare questa soluzione, dunque siamo rimasti bloccati” ha spiegato Gozzi. Ricordiamo che proprio la vendita delle quote in Farmacia era una delle prime possibilità di rientro paventate dall’amministrazione. Che, evidentemente, ha dovuto scegliere strade alternative. Da segnalare le tariffe per il servizio mensa dell’asilo comunale: 350 euro circa come quota fissa per i martignanesi, 500 circa per chi arriva da fuori. A questa quota si aggiungono 4,30 euro a pasto e 0,40 euro a merenda.
UNIONE DI SERVIZI – E’ stata formalizzata una rottura già nota, quella del servizio di polizia locale da condividere con Gussola. E’ la seconda convenzione che viene “spezzata” proprio con il comune vicino di casa. Ora Martignana deve scegliere con chi unire le forze in tema di servizi associati: dopo l’addio a Gussola, Torricella del Pizzo e all’Unione Municipia, restano due strade, Casalmaggiore o l’Unione Palvareta Nova con San Giovanni in Croce, Voltido, San Martino del Lago e Solarolo Rainerio. Il rischio di unirsi a Casalmaggiore, secondo Gozzi, è che il capoluogo del casalasco finisca per inglobare tutto, portando alla chiusura di alcuni uffici importanti presenti a Martignana e già funzionali. Per questo Gozzi non esclude l’ipotesi Palvareta, che sarebbe più scomoda logisticamente ma più appropriata, secondo il sindaco, come dimensioni e numero di abitanti tra comuni simili proprio sotto questo aspetto. La minoranza ha suggerito al sindaco di scegliere Casalmaggiore, rimarcando e negoziando eventualmente sull’esigenza di mantenere sportelli e servizi sul suolo comunale.
CONCORSO ANNULLATO – Alla fine del consiglio il sindaco ha fornito alcune comunicazioni. La principale riguarda l’annullamento di un concorso per l’assunzione di una impiegata comunale, problema emerso a marzo, quando venne presentata una denuncia sul concorso a firma del consigliere Domenico Fazzi. Lo stesso Fazzi ha confermato che quella firma non era la sua e che era stata falsificata e ha annunciato per questo di avere presentato un esposto in Procura. Gozzi ha spiegato che, dopo avere sentito l’interpretazione restrittiva sui regolamenti da parte del Ministero della Pubblica Funzione, il concorso è stato annullato e dunque l’impiegata è stata retrocessa di grado. Il sindaco ha altresì specificato che due sono state le denunce sulla questione, dunque non solo quella “farlocca” con la falsa firma di Fazzi in calce. Nota a margine: quello di martedì con ogni probabilità è stato l’ultimo consiglio con Giampaolo Brozzi come segretario. Lo stesso Brozzi è stato salutato da sindaco, assessori e consiglieri.
Giovanni Gardani
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