La Mafia a Viadana,
convegno e stoccata alla
politica, anche locale
Mafia, una parola di sole cinque lettere, che al suo interno contiene una montagna invalicabile di misteri ed omertà. Si è davvero inserito questo fenomeno anche a Viadana o si tratta solo di suggestione psicologica?
Se ne è parlato giovedì sera in un dibattito organizzato dal circolo Pd di Cicognara e Cogozzo, al quale sono stati invitati il candidato alla segreteria provinciale democratica di Mantova Luca Odini e il presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Enrico Bini. E’ stato quest’ultimo a raccontare di essere stato praticamente estromesso dall’importante carica per essere stato il primo a denunciare la presenza della ‘ndrangheta a Reggio, facendo nomi e cognomi. Dalla sua testimonianza, cui hanno fatto seguito quelle di diversi presenti in sala, è emerso che il fenomeno mafioso sviluppatosi a Novellara, Boretto e Brescello è giunto anche a insinuarsi a Viadana inserendosi soprattutto nel settore edile e in quello dei trasporti.
Il seguito del dibattito, dopo la sollecitazione di Odini a darsi un impegno costante per non lasciare sole le vittime dei soprusi, ha rivolto riflessioni e polemiche sul ruolo che la politica deve avere su questa problematica. E puntualmente è arrivata la stoccata rivolta proprio ai componenti del Pd i cui vertici a Roma non riescono ancora, dopo otto mesi, a costituire una Commissione antimafia nonostante il Pdl abbia lasciato loro ampie facoltà.
Una forte critica è arrivata pure all’Amministrazione di Viadana, latitante secondo le accuse nella distribuzione di un questionario sulla percezione del fenomeno mafioso che adesso i volontari andranno a portare casa per casa. Anche per spiegare che le automobili, i camion e le macchine industriali incendiate negli ultimi tempi nel territorio non sono certo andate a fuoco per autocombustione.
Rosario Pisani
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