Cronaca

Casaletto, fedeli
in fila per baciare
la reliquia di Wojtyla

Un residente di Casaletto, che ha candidamente detto di non credere, ha dovuto ammettere che “quello era un grande Papa, e questo di adesso (Francesco, ndr) gli somiglia molto”. I fedeli, invece, stipati nella piccola chiesa di Sant’Ignazio della frazione viadanese, hanno voluto, al termine della messa, baciare la reliquia di Papa Giovanni Paolo II.

Come ha avuto modo di spiegare don Paolo Tonghini, parroco in solido di Bellaguarda, Casaletto e Salina, la reliquia è un piccolo pezzo della camicia che, sotto l’abito talare, Karol Wojtyla indossava il 13 maggio 1981, giorno dell’attentato per mano di Alì Agca. Camicia intrisa del sangue fuoriuscito dopo lo sparo. Se ne trovano soltanto altri tre lembi, tutti divenuti reliquie, in attesa che Giovanni Paolo II, già Beato, venga proclamato Santo il prossimo 27 aprile 2014.

Arrivata da Roma, per la precisione dall’ospedale Umberto I dove è custodita, la reliquia è stata scortata da don Paolo Tonghini e dal fratello Antonello (direttore sportivo della Mg K Vis Piadena Basket), accompagnati da altri dirigenti della società cestistica piadenese. Dalle 9 alle 11 di giovedì don Paolo ha partecipato ad una riunione in Vaticano, poi la partenza, in lieve ritardo, e l’arrivo a Casaletto alle 18.

Alle 20.20 è arrivato anche il vescovo di Cremona monsignor Dante Lafranconi, che, celebrando la festa di Sant’Ignazio Martire, ha accolto la reliquia nel suo primo passaggio del percorso che venerdì mattina l’ha condotta all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano e che venerdì sera la porterà a Cremona, nella chiesa di Sant’Ambrogio. La reliquia resterà nel territorio casalasco-viadanese fino a lunedì mattina, quando farà rientro a Roma, e uscirà dalla zona solo per un breve periodo, sabato, quando sarà a Rivalta sul Mincio.

Vita cristiana come un cammino di conversione al Signore che dura tutta la vita e comunione ecclesiale come un dono del Signore da invocare nella preghiera. Questi i punti salienti dell’omelia che mons. Lafranconi ha pronunicato durante la messa. Una celebrazione allietata dalla corale interparrocchiale diretta da Luana Saviola e accompagnata da Felice Santelli all’organo.

Ad affiancare il vescovo di Cremona anche don Davide Barili, parroco moderatore, e don Paolo Tonghini, appunto. In prima fila nei banchi della chiesa il vicesindaco di Viadana Dario Anzola con fascia tricolore, l’assessore al volontariato Carmine Tipaldi, il maresciallo dei carabinieri Boroni, il comandante della polizia locale Doriana Rossi e il presidente della consulta del volontariato Marilena Flisi.

Giovanni Gardani

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