Cronaca

Contro la moto da cross:
miracolato bambino
di 10 anni a Cividale

Nella foto la bicicletta investita dalla moto sul circuito

Aveva deciso, approfittando forse di una distrazione dei genitori, di farsi un giro sulla pista di motocross di Cividale, impianto molto attrezzato e sempre frequentato (in questo periodo, in particolare, da stranieri) in frazione di Rivarolo Mantovano.

Peccato però che il protagonista di questa estemporanea decisione fosse solo un bambino di 10 anni e peccato che abbia deciso di fare il suo giro in sella alla biciclettina, per quanto munito di casco. Casco che, con ogni probabilità, gli ha salvato la vita. E’ accaduto attorno alle ore 16 di martedì un fatto che ha scosso particolarmente i non molti appassionati presenti alla pista.

Il ragazzino, di 10 anni come detto, è in Italia con la famiglia in vacanza: è di origine svizzera e vive a St. Gallen, nel cantone tedesco della nazione elvetica. Fortunatamente è entrato nella pista più piccola, quella riservata ai centauri più giovani, dunque meno rapida e per questo più sicura. Dopo una mezza curva percorsa pedalando, il bambino ha cercato di superare uno dei salti del circuito, contromano. Per sua sfortuna, dall’altra parte sopraggiungeva un giovane centauro che si stava allenando in sella alla sua moto: la freddezza dello stesso ha evitato la tragedia. Il centauro è infatti riuscito a sterzare all’ultimo e ha colpito il ragazzino al volto di striscio, evitando traumi peggiori.

Intervenuti ovviamente in codice rosso, i sanitari hanno poi notato che il bambino era cosciente, per quanto dolorante, e hanno riscontrato una grossa botta al volto, protetto come detto dal casco, e qualche escoriazione alle braccia, sicuramente dovute alla caduta dopo l’impatto. Il bambino di 10 anni è stato trasportato in ospedale a Cremona per accertamenti, ma in codice giallo e fuori pericolo, accompagnato dal padre. Una vicenda che rischiava di avere un finale drammatico, per fortuna, si è così chiusa bene.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...