Cronaca

Bretellina a Cavallara
Penazzi: “Non ci sono
soldi, ok il senso unico”

Tangenziali, bretelle, gronde e circonvallazioni. Tutti le chiedono al punto da diventare ormai un tema che coinvolge la stragrande maggioranza dei Comuni. La causa principale sta nel fatto che le strade sono rimaste più o meno quelle di cinquant’anni fa mentre il traffico è aumentato in maniera incontrollata. E adesso le necessità e le urgenze che vengono manifestate dai cittadini si scontrano con la situazione economica particolarmente difficile vissuta dalle istituzioni.

Il medesimo ritornello lo ha ripetuto martedì mattina il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi alla delegazione del Comitato frazioni nord presentatosi nel suo ufficio per esporre la questione. Tra di loro anche il parroco di Cizzolo don Bruno Bertolotti, assieme ai cittadini Davide Montanari, Cesare Bologni e Giuseppe Barosi di Cavallara.  “Noi non riusciamo più a sopportare questa situazione con centinaia di camion che sfiorano ogni giorno le nostre case” ha raccontato quest’ultimo proponendo almeno la costituzione di un senso unico per dare ai mezzi pesanti un tragitto diverso tra l’andata e il ritorno. Una proposta che ha visto il parere favorevole sia del sindaco che del vice Dario Anzola e l’assessore Adriano Saccani pure presenti all’incontro.

Anche se la realizzazione resta sempre vincolata al parere che esprimerà l’Aipo, che ha competenza sul tratto di argine dove il Comune dovrà realizzare una rampa di salita e discesa oltre a rifare il manto d’asfalto. L’ipotesi non ha invece trovato d’accordo don Bruno, per il quale l’unica soluzione è la realizzazione della bretellina tra Cizzolo e Cavallara in contrapposizione della bretella vera e propria, dal costo improponibile di questi tempi, circa 11 milioni di euro.

Assai chiaro e determinato il sindaco Penazzi che cosi si è espresso. “Non abbiamo più risorse perché la situazione sta sempre più peggiorando. Le prospettive, checché ne si dica, è gravissima anzi quasi fallimentare. Noi faremo un ventesimo di ciò che avevamo programmato considerando che ai problemi economici si aggiungono quelli burocratici (il riferimento del sindaco era al rifacimento della piazza di Salina già finanziato ma che attende ancora il benestare della sovraintendenza, ndr)”.

Originale la proposta dell’ex assessore Dino Bellini, il quale ha suggerito di intervenire sull’illuminazione pubblica nei paesi regolando accensione e spegnimento con un risparmio di 150 mila euro all’anno. Anche questo un modo per rimediare alla scarsità di denaro e per recuperare qualche risorsa da mettere poi a disposizione delle prioritarie necessità, tra le quali rientra a questo punto anche la bretellina.

Rosario Pisani

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