Ambiente

FaiMarathon, quando
i giovani valorizzano
il patrimonio cittadino

Nella foto, il gruppo dei partecipanti alla FaiMarathon

Una maratona culturale che ha percorso la storia architettonica di Casalmaggiore, iniziata da piazza Garibaldi, sotto il municipio da poco restaurato nella sua parte anteriore e proseguita per nove tappe, tutte raccontate dai ragazzi del polo ‘Romani’, con spiegazioni puntuali e dettagliate, meritevoli del plauso di tutti i partecipanti.

La FaiMarathon ha abbracciato nel pomeriggio di domenica una settantina di persone e un cane, che come gli altri ha indossato il simbolo arancione della giornata di promozione del patrimonio monumentale di Casalmaggiore. Non sono mancati all’appello il sindaco Claudio Silla, con bimba al seguito, e l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Ettore Gialdi, che lungo via Benedetto Cairoli, mentre i ‘maratoneti’ raggiungevano la prima tappa, il teatro comunale, ha confessato: “Fra poco potremo visitare anche Palazzo Martinelli. Questione di poche settimane. Siamo ormai agli sgoccioli coi restauri”.

“Il vostro è un fine lodevole – ha detto Silla rivolgendosi ai volontari del Fai -: valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro paese non è facile in questo periodo di ristrettezze. Ma risvegliare la sensibilità dei cittadini con iniziative come questa è fondamentale. Date un bel segnale. Grazie per la vostra presenza”. “Scoprire il classico con vista”: questo l’obiettivo calibrato su Casalmaggiore dal Fai e spiegato da Francesca Bottini, capo della delegazione cremonese del Fondo Ambiente Italiano.

Zainetto con mappa, pettorina e via andare: raccolte le iscrizioni e data una prima infarinatura sul percorso, la maratona è iniziata, puntuale, verso le 15,15. Teatro comunale, torrione estense, chiesa di San Rocco, Museo del Bijou, chiesa di San Francesco, duomo di Santo Stefano, chiesa ottagonale di Santa Chiara, Museo Diotti, Palazzo Melzi: nove perle del patrimonio casalese che i preparatissimi studenti del polo ‘Romani’ (seguiti dai docenti Adelaide Donzelli e Marco Orlandi) hanno offerto ai partecipanti con dovizia di nozioni storiche e particolari artistici. Diciotto in tutto i ‘ciceroni’, due per tappa. Cinquantasei gli studenti coinvolti complessivamente. Con loro, oltre ai volontari del Fai, anche il gruppo locale di Protezione Civile a garantire, con la Polizia municipale, la sicurezza negli spostamenti della carovana.

Giovani impegnati a valorizzare il patrimonio comunale: un esempio, di partecipazione attiva e promozione territoriale, che dovrebbe fare scuola.

Simone Arrighi


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