Orlando, Lolita e
qualche taglio: anteprima sulla
stagione teatrale casalese
Nella foto un momento dello spettacolo “Il mercante di Venezia” con Silvio Orlando
E’ un gioiello invidiato anche lontano dalla città di Casalmaggiore ma, in tempo di crisi, spesso i suoi costi hanno fatto discutere, accendendo in qualche caso polemiche roventi. A poche ore dalla presentazione della stagione teatrale 2013-2014, prevista per le ore 17 di sabato, emerge qualche anticipazione sugli spettacoli di punta del teatro. E sui loro costi.
In attesa che l’intero programma venga rivelato dalla conferenza stampa, possiamo anticipare in particolare gli spettacoli più importanti: spicca, infatti, il 26 ottobre “Il mercante di Venezia”, riproposizione del dramma di William Shakespeare con la partecipazione del noto attore cinematografico Silvio Orlando, che da anni è tornato al teatro, sua prima passione. Fuori abbonamento, il 15 novembre, Casalmaggiore ospiterà invece l’esclusiva nazionale del musical “Singin’ in the rain”, reso immortale dalla coppia Gene Kelly e Fred Astaire. L’11 gennaio particolarmente significativo sarà il “lungo viaggio nella musica italiana” dal titolo “From Monteverdi to Mina“, con la celebrazione proprio di due icone cremonesi. Da non perdere il 29 gennaio “Alice Underground”, che rivisita il capolavoro per bambini di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. Nabokov sarà invece protagonista l’8 marzo, festa della donna (non a caso), con la celebre storia di “Lolita”, che già fece grande, al cinema, Kubrick. Il 30 aprile, infine, Casalmaggiore Jazz Day.
Questi sono sono i principali spettacoli di un insieme di 12 spettacoli (più 3 nella rassegna “Notturni”) che compongono il cartellone. Già, ma quanto costa una stagione del genere? “Il budget” spiega Giuseppe Romanetti “è stato limato al ribasso rispetto all’anno scorso. E’ giusto così, considerato il periodo economico. Ma siamo comunque in grado di garantire un buon livello, difficilmente rintracciabile in teatri di grandi città”.
Ecco, appunto. C’è chi l’accusa di avere pensato un programma troppo “ricco” e costoso per una cittadina come Casalmaggiore. “Chi accusa, probabilmente, non ha mai messo piede a teatro o in quei teatri di grandi città che prende come metro di paragone. Io credo che la cultura non possa ridursi soltanto a statistica o a costi, ma debba vivere essenzialmente di contenuti. Altrimenti siamo alla solita polemica sterile”.
Qualche cifra, tuttavia, è stata recentemente pubblicata all’Albo Pretorio: la stagione teatrale appena chiusa è riuscita a ridurre il deficit previsto di 51mila euro. Considerati gli oltre 140mila euro di spesa e i 100mila euro di introiti, tra abbonamenti, biglietti e sponsor, il comune è intervenuto per ripianare un debito di 42mila euro. Va detto, a onor del vero, che si tratta di un debito ridotto rispetto al passato. Tuttavia, volendo lanciare una provocazione, abbiamo visto i costi dei primi due spettacoli: 12mila euro circa, di cui 11mila solo per “Il mercante di Venezia”. Troppi? “Si tratta di uno spettacolo di punta” spiega Romanetti “con tanti attori impegnati. Il budget, ripeto, è stato ridotto, così come il numero di spettacoli, che sono tre in meno. Non si giudica il costo di un singolo spettacolo, ma l’insieme della programmazione”.
E’ possibile conoscere questo budget? La domanda la giriamo al sindaco Claudio Silla. “Domani (sabato, ndr) saprete tutto. Abbiamo convocato questa conferenza stampa apposta. Comunque fidatevi: abbiamo pensato un programma di buon livello, che tenga però conto anche della contingenza economica attuale”.
Giovanni Gardani
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