Cronaca

Firma in ritardo
e si scaglia contro i Cc:
in arresto pregiudicato

Era noto alle forze dell’ordine per i più svariati reati: in particolare per l’utilizzo di stupefacenti, per diverse liti e per episodi di resistenza a pubblico ufficiale. Un tipo litigioso a dir poco, insomma: ma mercoledì Giuseppe Aruta, classe 1984 residente a Torricella del Pizzo, ha davvero esagerato.

Proprio per il suo passato burrascoso, Aruta è infatti chiamato a presentarsi in caserma a Casalmaggiore con obbligo di firma. Come noto, un’operazione da espletare in orari stabiliti, tutti i giorni. Nella giornata di mercoledì, tuttavia, Aruta si è presentato con un forte ritardo rispetto a quanto stabilito dal giudice. I carabinieri di Casalmaggiore, pur accogliendo la firma, hanno fatto presente all’uomo che la volta successiva avrebbe fatto meglio ad arrivare in orario.

Da lì è scoppiato il caos: Aruta ha dato in escandescenze, se l’è presa con i militari, minacciandoli nei più svariati modi. Ha alzato prima la voce, poi anche le mani. I carabinieri hanno provato a usare il buon senso, cercando di riportarlo alla ragione: in quel modo, forse, se la sarebbe cavata solo con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale (già di per sè non è poco). Ma Aruta ha proseguito nel suo sfogo violento e, come detto, ha colpito anche alcuni militari, senza sentire ragioni. Di fatto, ha praticamente perso la testa. A quel punto i carabinieri, che sono riusciti a contenerlo a fatica, non hanno potuto fare altro che arrestarlo per resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale. Il processo per direttissima, che doveva tenersi giovedì al Tribunale di Cremona, rischia ora seriamente di affastellare un nuovo reato ad una fedina penale già abbastanza compromessa.

Il processo ad Aruta è stato rinviato al 10 ottobre, perché l’avvocato dell’uomo Giuditta Evangelisti ha chiesto tempo per poter formulare e presentare scritti difensivi: fino a quella data il 29enne di Torricella del Pizzo resterà in carcere a Cremona.

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