Viadana, variante
Scassa ritirata
Zanazzi canta vittoria
Nella foto, il consigliere Paolo Zanazzi
Indubbiamente una bella soddisfazione quella del capogruppo Pd viadanese Paolo Zanazzi nel conoscere la fine della famosa variante Villa Scassa. Una variante che aveva spaccato la maggioranza in quella memorabile seduta consiliare sospesa poi per mancanza del numero legale. E che adesso è finita in frigorifero per evidenti irregolarità emerse durante le verifiche .
“Sarebbe troppo facile gridare che avevamo visto giusto e che finalmente chiarezza è stata fatta”: esordisce Zanazzi che riesce a fatica a contenere una comprensibile soddisfazione ed una malcelata euforia.
In un sol colpo Zanazzi riesce a scrollarsi di dosso pesanti giudizi e negative considerazioni che non lo avevano messo in bella luce davanti alla gente. “Sono stato accusato di essere un frenatore dello sviluppo di Viadana, di mistificare la realtà e che probabilmente le mie posizioni erano frutto di un colpo di sole”: si sfoga il capogruppo Pd.
La consiliera Cesarina Baracca ha aspramente criticato i suoi sei colleghi consilieri del Pd accusandoli di ignavia dicendo che tutto era a posto come certificato dai tecnici del comune. Evidentemente non era proprio così. “Dalla comunicazione ricevuta dal sindaco, su mia richiesta, qualche problema tecnico si è presentato e questo ci permette di ribadire che avevamo ragione e nel respingere con forza e determinazione le accuse e gli attacchi subiti. Al sindaco e alla consiliera Baracca vogliamo ricordare che il gruppo consiliare Pd non è contro lo sviluppo economico e produttivo di Viadana, non è contrario ad un rinnovamento urbanistico del territorio purchè ciò avvenga nel rispetto delle regole e delle norme di legge”.
Rosario Pisani
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