Penazzi risponde
a Fava: “Zafferanone?
E i nostri poveri?”
Nella foto, a sinistra Penazzi e a destra Fava
Lo Zafferanone, tradizionale evento di Viadana che quest’anno non si terrà, non ha mancato di suscitare polemiche sia da parte dei commercianti che della politica. E anche l’assessore regionale Gianni Fava, che del viadanese è originario, non ha mancato di criticare l’amministrazione viadanese per problemi più che altro logistici: non avendo avvertito per tempo, lo Zafferanone è stato comunque indicato nell’opuscolo che il Pirellone ad ogni stagione pubblica e distribuisce per indicare gli eventi più importanti in Lombardia. Ora palla e parola passano a Giorgio Penazzi che, non senza ironia e sarcasmo, replica a Fava:
“Egregio Assessore Fava” si legge nella lettera aperta “ho raccolto ieri (venerdì, ndr) molti commenti riguardo la sua lettera con la quale ella stigmatizzava la mancata edizione dello Zafferanone e che, per amore di cronaca, intendo sinteticamente riportare.
“Avete fatto bene” ha affermato un cittadino che aveva perso il lavoro e che ha saputo dell’iniziativa della giunta che ha destinato la somma originariamente prevista per lo Zafferanone (circa 10mila euro) per sostenere otto viadanesi indigenti e disoccupati che, in cambio, offriranno 1700 ore del loro lavoro a favore del comune.
“Perché Fava butta i soldi in inutili volantini che nessuno legge?” affermava un altro cittadino tenendo in mano l’imputato manualetto “Lombardia verde Guida agli eventi”, edito dal suo assessorato dove erano catalogate le feste lombarde.
“Sarebbe meglio che la regione Lombardia restituisse ai suoi cittadini i contributi in conto affitti drasticamente tagliati” sosteneva l’amico che gli era vicino. “Invece di sperperare carte inutili e pubblicità più che altro destinate al cestino” aggiungeva l’altro amico.
Poi Penazzi elenca anche i contro “Perché sacrificare la festa dello Zafferanone a vantaggio dei cittadini poveri e bisognosi” soggiungeva il classico critico “se questi hanno perso il lavoro sono cavoli loro” e aggiungendo sul conto “senza lo Zafferanone Viadana è quasi nuda, un disastro che si aggiunge a tanti altri di questa amministrazione che taglia a manetta”.
“Insomma” prosegue Penazzi “voci “pro Zafferanone” e voci “contro Zafferanone”. Allora che fare, viste le ristrettezze di bilancio, visti i tagli dell’Imu e delle altre entrate?” pensava il sindaco. Per risolvere il problema perché non sollecitare l’assessore comunale alla partita, sensibilizzandolo sull’argomento e convincendolo a chiederle un contributo”. “Non è il momento opportuno” egli mi ribatteva “. L’assessore Fava è alle prese con il prezzo del latte e impegnatissimo in un’ardua battaglia che pare sia già persa; è un errore disturbarlo per tale quisquillia, è molto nervoso, ha cose più importanti della festa dello Zafferanone. Meglio rinunciare e fine”.
Orbene, mi chiedevo: “Ci sarà il tempo per celebrare un’altra edizione dello Zafferanone? Richiamo l’assessore incaricato e sento se la cosa sia fattibile. “Certo! Ma non se ne parla se non ci sono i soldi” ha risposto Federici “occorrono quei 10.000 euro che abbiamo destinato agli otto cittadini indigenti che hanno perso il lavoro”.
Allora egregio assessore Fava, se ella fosse così prodigo di contributi, noi, amministrazione inefficiente e sgangherata, li accetteremmo volentieri; ci accontenteremmo anche di novemila euro. Anche Lei farebbe un bel figurone e così sarebbero felici coloro che sono “pro Zafferanone” ma pure quelli (i nuovi poveri e un po’ derelitti) che lo Zafferanone l’hanno retrocesso a evento non strettamente necessario”.
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