Canadesi in canoa
a Casalmaggiore:
sul Po fino a Venezia
Nelle foto, equipaggi ed imbarcazioni canadesi a Casalmaggiore
Da Vigevano alla laguna di Venezia, in canoa, lungo il Po: a percorrere la distanza, un gruppo di canadesi appassionati del mondo remiero che sabato, sotto il solleone del mezzogiorno, hanno raggiunto la zattera della Canottieri Eridanea, a Casalmaggiore, dopo un viaggio che sinora li ha portati a fare tappa a Pavia, a Corte Sant’Andrea nel lodigiano e a Monticelli d’Ongina.
Seguiti da un furgone con attrezzi vari e vivande, i canoisti canadesi si fermeranno a Casalmaggiore per mezza giornata: pernotteranno in albergo, quindi impugneranno nuovamente i remi e torneranno a vogare lungo il fiume. L’obiettivo è di raggiungere la laguna veneta, senza fretta, anche perché la maggior parte dei componenti dei due allegri equipaggi, vista l’età, non pare avere particolari incombenze professionali.
Hanno raggiunto l’Italia viaggiando in aereo, mentre le imbarcazioni hanno attraversato l’oceano Atlantico in un container. Recuperate a Genova, sono state poi trasportate a Bergamo. Da lì, tornate in possesso dei legittimi proprietari, che raggiunta Vigevano hanno toccato finalmente l’acqua. Quella del Ticino, poi giù fino a Pavia per l’incontro col Po.
Due canoe, di betulla e cedro, autoprodotte e ben tenute, battenti bandiera canadese e tricolore. Una divisa ufficiale, con tanto di berretto, maglia e pantaloncini in fibra sintetica. Una scritta evidente incollata alle imbarcazioni: “Viaggiatori Canadesi, da Milano a Venezia – 2013”, giusto per non perdere la rotta. Un remo a testa e uno spirito d’avventura, di scoperta e di divertimento che rende unica anche la sosta a Casalmaggiore. “Wonderful!”, esclama una canoista riferendosi al panorama fluviale.
Fa caldo, sulla zattera dell’Eridanea. Un caldo compensato dalla contagiosa freschezza del capovoga, Ronaldo Frenetta, nome che tradisce origini italiane, anche se di italiano non parlano granché questi sorridenti canadesi. Si comunica col linguaggio universale remiero: ecco perché a Marzio Azzoni, presidente dell’Eridanea, basta pronunciare “rowing” per far capire a Ronaldo & company che il canottaggio a Casalmaggiore è tradizione storica, olimpica, e che quindi le canoe vanno spostate poco più in là per consentire ai canottieri di allenarsi. “No problem”.
“Buonciorni”: ripetono in loop i canadesi a chiunque gli si presenti davanti. “Good luck”: è forse la risposta più indicata per augurare loro buona fortuna e un viaggio che, a sensazione, pare già essere indimenticabile.
Simone Arrighi
© RIPRODUZIONE RISERVATA