Cronaca

Steno Marcegaglia, folla
oceanica ai funerali
a Gazoldo degli Ippoliti

Non poteva mancare una delegazione del Comune di Casalmaggiore ai funerali del cavalier Steno Marcegaglia. Insieme al sindaco Claudio Silla c’erano gli assessori Pierluigi Pasotto ed Enrico Valenti oltre all’ex sindaco Massimo Araldi che con Marcegaglia aveva avuto un rapporto  non solo istituzionale, ma anche di vera reciproca stima e considerazione.

Araldi si era già presentato il giorno prima nella camera ardente con in mano una bellissima rosa rossa. Da Spineda è giunto il sindaco Davide Caleffi, mentre la provincia di Cremona era rappresentata dal suo presidente Massimiliano Salini. Anche il Comune di Viadana era presente col vicesindaco Dario Anzola in fascia tricolore, salutato dall’onorevole Pierferdinando Casini e da Pietro Marcazzan, sindaco di Goito, tutti appartenenti all’Udc. Straordinaria e imponente  l’organizzazione dell’evento svoltosi nel grande piazzale davanti al palazzo di vetro della sede principale della Marcegaglia Spa.

Una folla oceanica ha seguito il rito officiato dal vescovo di Mantova monsignor Roberto Busti e trasmesso su due schermi giganteschi per consentire a tutti di seguire le fasi della cerimonia. Tra la grande partecipazione di personalità civili e religiose  spiccava anche la figura di don Antonio Mazzi. Commovente l’intervento della figlia di Steno, Emma, ex presidente di Confindustria, che dopo il fratello Antonio, accanto all’altare con la doppia “emme” ha rivolto un appassionato saluto al “caro papi” dicendo che  quella mastodontica partecipazione sarebbe servita alla piccola Gaia di 10 anni, che non aveva potuto passare molto tempo con il nonno, a comprendere le qualità, il valore e l’umanità di quell’indimenticabile persona.

Nella memoria di questo grande genitore, formatosi anche grazie al contributo della mamma Palmira, l’ex presidente di Confindustria ha promesso che avrebbe continuato a gestire l’azienda garantendo il medesimo stile e il rapporto con dipendenti e collaboratori alla stregua di una grande famiglia così come aveva fatto “papi”. Le doti di grande umanità e sensibilità dello scomparso sono state confermate pure dal vescovo di Mantova, il quale ha raccontato una confidenza di Steno: questi alle prese con un dipendente lavativo non volle licenziarlo perché disse: “Ha una famiglia da mantenere e non posso metterlo in difficoltà”.

Rosario Pisani

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