Politica

Zanazzi sull’Urp:
Mozione Udc snobbata,
è vulnus istituzionale

Sul problema dell’Urp e sulla relativa querelle politica che ormai da settimane accompagna la questione, dice la sua anche Paolo Zanazzi, consigliere comunale del Partito Democratico che, come noto, più volte ha espresso posizioni anche molto lontane dalla maggioranza che sostiene.

“Si è assistito in questi ultimi giorni” precisa Zanazzi “ad una intensa polemica politica che ha coinvolto alcuni Gruppi Consiliari e l’Amministrazione sulla questione del trasferimento della Sede Urp in Galleria Bedoli. Ho colto però in alcuni interventi  la volontà non tanto di  affrontare la questione e risolverla, quanto invece l’intendimento di “battibeccare” fra partiti o addirittura per esprimere pesanti giudizi sui Consiglieri che hanno dissentito su questa decisione della Giunta”.

“Il Gruppo Consiliare Pd” prosegue Zanazzi “si attiene ai fatti, alle deliberazioni espresse in Consiglio Comunale e quindi agli atti che l’Amministrazione è tenuta a non disattendere, non solo per ragioni politiche ma anche per ragioni di “rispetto istituzionale”. Non va dimenticato che il Consiglio Comunale ha approvato in data 23/4/2013 una Mozione presentata dall’Udc che esprimeva parere negativo al trasferimento dell’Urp dalla sede Municipale alla Galleria Bedoli in primo luogo per ragioni di carattere economico”.

Proprio in relazione di questa mozione, Zanazzi sembra accusare la Giunta di scarsa trasparenza. Pensiero associabile a quello della Lista Civica Portanuova, che la stessa mozione, del resto, aveva citato nel suo attacco alla Giunta. “Spiace constatare che nella delibera di Giunta n.148 del 7/8/2013 questa deliberazione del Consiglio Comunale non sia citata. Si citano relazioni previsionali e programmatiche, rendiconti di gestione, determine dirigenziali ma si omette di citare la delibera del Consiglio Comunale n.32 del 23/4/2013, ovvero quella che ha approvato la Mozione di contrarietà al trasferimento.  Su questo aspetto ritengo si debba compiere una riflessione, indipendentemente dai tifosi del nuovo Urp o dei contrari. Una riflessione che riguarda il rispetto delle istanze democratiche rappresentate dal voto espresso in Consiglio Comunale. Invito l’Amministrazione ad affrontare questo aspetto, perché il disattendere quanto deliberato dal Consiglio e da Consiglieri che appartengono alla maggioranza di Governo apre un “vulnus” istituzionale non di poco conto”.

 

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