Affitti e morosi:
al comune casalese
mancano 100mila euro
Più di centomila euro mai arrivati nelle casse comunali da parte di cittadini casalesi che non hanno pagato l’affitto. Il prezzo della crisi si vede anche da qui. Con la deliberazione 156 del 13 giugno 2013, il comune di Casalmaggiore ha reso noto che non sono poche le situazioni di insolvenza: se la delibera risale a giugno, la relazione fissa cifre e analisi al 31 maggio 2013.
Un’apposita relazione degli uffici competenti ha preso in esame tutti gli alloggi di proprietà comunali dati in affitto. Ebbene, diciotto diversi nuclei famigliari sono in debito con l’amministrazione di Casalmaggiore proprio per quel che concerne il pagamento della quota mensile per la casa.
Di questi diciotto nuclei, soltanto sette arrivano a superare i 40mila euro complessivi: per queste persone, tutte assegnatarie di alloggi comunali, il rischio era che potessero partire a breve le procedure di sfratto, se non si fosse trovata una ragionevole soluzione (che consiste, di fatto, nel pagamento, anche dilazionato, della quota richiesta).
In altri quattro casi l’insolvenza è minore (11-12mila euro), ma si tratta di assegnatari di appartamenti che hanno però già visto cessare il contratto di affitto. Sette famiglie, infine, debbono al comune 53mila euro e in questo caso si parla di contratti di sublocazione transitoria, ormai cessati anche in questo caso.
Per il momento la giunta comunale ha optato per due strade diverse, a seconda dei casi: se il nucleo famigliare è ancora alloggiato presso gli appartamenti comunali, l’ultima chance per regolarizzare la posizione sarà la rateizzazione del debito, senza per il momento avanzare alcuna procedura di sfratto. Se il nucleo famigliare abita ora da un’altra parte, saranno invece attivate le procedure di recupero forzoso del credito.
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