Presentata la Carta
del Po nel ricordo
di Umberto Chiarini
Una presentazione comunitaria, con molte autorità presenti e con la partecipazione di svariati enti: questo è stata la conferenza stampa che ha illustrato nel dettaglio la discesa sul Po del prossimo 7 settembre dedicata ad Umberto Chiarini.
Ed è giusto che tanti siano stati i protagonisti della mattinata di sabato in sala consiliare del palazzo municipale di Casalmaggiore: non solo perché a Umberto – una vita spesa per la difesa dell’ambiente e del fiume – sarebbe piaciuto così, ma anche perché, oltre alla presentazione della discesa in sé, sono state per la prima volta rese note le linee guida della Carta del Po, sorta di patto programmatico che alcuni comuni sull’asta fluviale saranno chiamati a firmare a Viadana proprio il 7 settembre.
A firmare quel documento saranno il comune di Casalmaggiore, rappresentato dal vicesindaco Luigi Borghesi e dagli assessori Carla Visioli, Pierluigi Pasotto e Tiziano Ronda, il comune di Gussola, con l’assessore Mara Viola, il comune di Martignana con il vicesindaco Simone Miceli, il comune di Viadana, con l’assessore Adriano Saccani, il comune di Boretto, con il sindaco Massimo Gazza, il comune di Mezzani, con il sindaco Romeo Azzali, oltre agli assenti giustificati (ma il 7 settembre ci saranno), ossia i comuni di Colorno, Torricella del Pizzo, San Daniele Po e Motta Baluffi. Parteciperanno anche le due canottieri di Casalmaggiore, ossia gli Amici del Po, sabato presenti con il presidente Paolo Antonini, e l’Eridanea, con l’ingegner Daniele Mazzini e Renato Pinardi. In sala consiliare non sono mancati neppure il noto ambientalista casalese Angelo Angiolini, Cesare Vacchelli del comitato no Tibre, grande amico di Umberto, il presidente del Gal Giuseppe Torchio e sei esponenti del gruppo Gev di Casalmaggiore (con Carlo Gardani nelle vesti anche di consigliere comunale).
Il programma, già noto a grandi linee, è stato specificato nel dettaglio: la discesa sul Po inizierà alle ore 10 di sabato 7 settembre dal Lido Po di Casalmaggiore, con il saluto delle autorità e la partenza in canoa. La prima sosta sarà a Mezzani Inferiore, presso il porto, per un aperitivo in compagnia, mentre alle 12.30 a Viadana il pranzo sarà preparato dall’osteria Bortolino e offerto dal Consorzio Casalasco del Pomodoro, Consorzio tutela del Grana Padano, Padania Alimenti, Consorzio Provolone Val Padana. Sempre a Viadana, prima delle 15, sarà firmata la Carta del Po. Poi il pomeriggio sarà allietato dalla Fanfara Burek, mentre verrà consegnato un premio ad uno scrittore francese, che ha realizzato un libro contro il nucleare, una delle battaglie che da sempre ha visto Umberto in prima fila. Tra i testimonial dell’evento gli atleti Simone Raineri, Andrea Devicenzi, Gabriele Cagna, Alessandra Feudatari, il canoista e giornalista Valerio Gardoni e l’alpinista Fausto De Stefani. Ospite d’eccezione sarà però Paolo Rumiz, giornalista di Repubblica, che presenterà il libro “Morimondo”, dedicato proprio al Grande Fiume.
Paolo Antonini ha descritto l’evento come una “manifestazione di proposta, che tributa il giusto onore a chi ha dato il proprio tempo per il Po. Sono molto soddisfatto della presenza e dell’adesione dei sindaci della sponda emiliana del fiume”. Damiano Chiarini, figlio di Umberto, ha invece spiegato il significato della Carta del Po, non prima di avere ringraziato “amministrazioni, canottieri e chiunque creda che il Po può ancora essere messo al centro dell’attenzione. Servono idee e azioni e questa Carta è un documento di impegno a valorizzare il fiume e a sostenere la cultura dell’acqua”. Chiarini ha aggiunto che alla sottoscrizione della Carta del Po parteciperanno anche, oltre ad enti, associazioni e amministrazioni già elencate, il gruppo Persona Ambiente, il gruppo Canoe Viadana, il Canoa Team Boretto, la Federazione Italiana Canoa Turistica, la Lega Ambiente, la Lipu, il Wwf e il gruppo Salviamo il paesaggio.
Gazza di Boretto ha parla di “iniziativa significativa”, ricordando che il paese reggiano “è nato sul fiume e dunque trae da esso il proprio patrimonio genetico: se non ne parlo, la mia gente si lamenta”. Azzali di Mezzani ha evidenziato la possibilità di sviluppo economico del fiume Po, sostenendo, come Saccani di Viadana che “queste occasioni sono l’ideale per coinvolgere più comuni e per conoscerci meglio”. Miceli di Martignana ha spiegato che il comune casalasco “ha iniziato da poco a frequentare il Po, ma vuole continuare”, mentre Mara Viola di Gussola ha ricordato l’impegno di Umberto per il territorio e i problemi ad esso legati. Chiosa di Giuseppe Torchio: “I risultati ottenuti a livello ambientale onorano le battaglie di Umberto. Purtroppo non tutti l’hanno capito: in Regione Lombardia, ad esempio, non si è lavorato abbastanza, o non si è lavorato per nulla, perdendo parecchi obiettivi legati al Grande Fiume”.
Come a dire che la questione ambientale passa sì da queste iniziative, ma anche dalle decisioni e dall’interessamento della nostra politica…
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