Nuovo furto al bar
Stavolta tocca all’Agip
sulla Sabbionetana

Nuovo colpo di un malvivente che approfitta delle ore mattutine per rubare gli incassi ai baristi. Dopo l’episodio di venerdì scorso al Piccolo Bar di Casalbellotto, lunedì mattina è stata la barista del  Bar dell’Agip sulla Sabbionetana ad essere stata affrontata da uno sconosciuto che le ha strappato la borsetta con  tutti i soldi che vi erano  contenuti. Se la donna per sua fortuna non è stata malmenata come nella vicenda di Casalbellotto è perchè  non si è opposta lasciando che lo sconosciuto, dopo una breve resistenza, le sfilasse la borsa che teneva stretta sotto l’ascella. “Erano circa le 5,45 – ha raccontato la donna, una trentenne moglie del titolare – quando sono scesa dalla mia auto per aprire il bar. Improvvisamente ho sentito uno che mi si avvicinava dicendo ‘Dammi la borsa, dammi la borsa’. Io al momento non mi sono resa conto di quello che stava accadendo e non ho dato peso alla cosa. Poi, visto che quello insisteva, ho lasciato che con le mani me la togliesse da sotto le braccia. E’ stato un movimento brusco strattonandomi il vestito dopodichè è scappato al buio verso la macchina che teneva parcheggiata poco distante. Era una Lancia Y 10 scura di cui però non ho letto la targa. Mi ricordo che il volto era coperto da una specie di  fascia di lana di quelle che si usano per andare a sciare. In testa aveva un cappellino rosso. Altri connotati non saprei ricordarli, nemmeno se fosse italiano o straniero”.

Nella borsetta la donna, oltre al fondo cassa del bar, aveva anche tre-quattrocento euro prelevati per effettuare un weekend col marito. Un bottino quindi di circa 600 euro, lo stesso più o meno derubato al Piccolo bar la settimana scorsa che però il bandito nell’occasione aveva perso quasi del tutto durante la fuga. Molte le analogie tra i due episodi a cominciare dall’orario e dal modo di agire. Toccherà ai Carabinieri metteer assieme i vari particolari per poter giungere a scoprire il responsabile degli  assalti ai bar di prima mattina.

Rosario Pisani

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