Casa Zani, incontro
tra Silla e il Maestro: inizia
il riavvicinamento?
Gli amanti della cultura hanno sentito un tuffo al cuore vedendo venerdì mattina il maestro Giacomo Zani salire le scale del municipio di Casalmaggiore. Il celebre compositore e direttore d’orchestra aveva giurato che non sarebbe mai più tornato in quel luogo dopo la sceneggiata conseguente all’interruzione della seduta consiliare riunita per approvare la donazione della sua casa liberty al Comune.
E il desiderio di non voler tornare sull’argomento lo ribadisce con la consueta signorilità e discrezione che lo contraddistingue. “E’ tutto fermo e non ci sono novità”, spiega il maestro impegnato a sistemare l’importante raccolta di opere liriche e letterarie donate alla Biblioteca Mortara. In paese tuttavia qualche indiscrezione avrebbe voluto che il Sindaco Claudio Silla fosse stato in grado di escogitare un escamotage per schivare l’ostacolo e far passare la donazione attraverso una delibera di giunta evitando il passaggio in Consiglio Comunale.
Niente di vero, anche perché tale espediente può essere utilizzato per le donazioni di beni mobili, come un quadro o un oggetto trasportabile, ma assolutamente non per un bene immobile come una casa. Tutto questo, da regolamento comunale. “Il maestro è venuto da me questa mattina solo per salutarmi e perché doveva consegnare un cd dell’International Festival ad una persona che lavora in Municipio” spiega il sindaco Silla, il quale ribadisce che la situazione è statica e non vi sono sviluppi. E’ però chiaro che il dubbio sovviene: l’argomento dell’incontro (a porte chiuse) è stato davvero semplicemente circoscritto al solo cd?
Il sindaco ha poi aggiunto con rammarico di aver notato che alla contrarietà del consigliere Orlando Ferroni sulla donazione, per i presunti costi eccessivi che il gesto comportava, si era aggiunto poi anche il parere contrario di Filippo Bongiovanni, che in realtà aveva espresso perplessità sulla trasparenza dell’operazione e non sulla bontà della donazione in sè. Prese di posizione adottate soprattutto per la mancata conoscenza dei vincoli che la donazione avrebbe comportato. Vincoli che il maestro ha sempre indicato nella sola clausola di poter vivere all’interno della casa sino alla fine dei suoi giorni prima di trasferire la proprietà al patrimonio comunale e nella certezza che la palazzina sarà destinata esclusivamente alla cultura.
Intanto gli appassionati del genere continuano a immaginare cosa potrebbe diventare quella magnifica struttura liberty dotata di ampi saloni e corridoi, immersa in un parco secolare. Un ambiente adatto a trasformarsi in un centro di cultura straordinario dove ad esempio organizzare studi su Dante, Petrarca e altri autori classici. Dove oltretutto i relatori e gli accademici non avrebbero neppure la necessità di cercarsi un albergo usufruendo dei servizi e delle camere già esistenti ai piani superiori della magnifica residenza.
Un incontro, dunque, c’è stato e dovrebbe essere il preludio a un riavvicinamento: ma con agosto di mezzo, le novità di sostanza sono previste soltanto per il prossimo settembre. Le acque attorno a Casa Zani, tuttavia, tornano a smuoversi…
Rosario Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA