Politica

Rive Gauche, tolto
il velo alla festa
edizione 2013

Nella foto da sinistra Giamei, Barilli e Pasotto

Una festa nel solco della tradizione, che mira a tenere alti gli ideali del popolo comunista e che cerca novità rispetto agli anni passati: a Piadena la festa di Rifondazione è saltata, a Casalmaggiore invece quella di Rive Gauche rimane vivissima.

Quattro giorni di pace, musica e diritti, come si legge nel volantino che è stato presentato mercoledì nel tardo pomeriggio alla stampa nella sede casalese del circolo: dal 29 agosto al 1° settembre la zona Lido Po di Casalmaggiore avrà dunque un solo colore, il rosso. A presentare la festa sono stati Pierluigi Pasotto, assessore comunale ai Servizi Sociali, Gloria Barilli, consigliere comunale, e la madre di quest’ultima, attivamente impegnata con Rive Gauche, Giovanna Giamei.

Si parte giovedì 29 con l’intervista del professor Stefano Prandini a Claudio Meneghetti, noto autore mantovano del libro “Ndrangheta all’assalto delle terre dei Gonzaga”, opera che darà vita alla serata dal titolo emblematico: “Mafie nella Bassa, non siamo un’isola felice”. Il dibattito inizierà alle ore 20, dalle 21.30, invece, spazio all’esibizione di un local rock contest con i gruppi del casalasco Sweet Poison (composto da sole ragazze), Freezing Time e Niente di personale sul palco.

Venerdì tradizionale serata del gnocco fritto preparati dai “compagni” di Roccabianca (Parma) a partire dalle 19.30 (ma la cucina sarà aperta tutte le sere, come il servizio bar) e nell’area aperitivi esibizione del dj di Casalmaggiore Black Planet. In serata concerto dei “Mè, Pèk e Barba”, gruppo niùfolk irish forse poco noto in provincia di Cremona, ma che ha già spalleggiato più volte i famosissimi Modena City Ramblers e che dal 2003 ha all’attivo quattro cd e un grande seguito nel parmense e in Emilia in generale (il gruppo è sostenitore di Emergency).

Grandissimo evento sabato sera con i The Gang, prenotati da mesi dal circolo casalese e dunque pronti ad andare in scena: negli anni ’80 sono stati da molti considerati come i Clash italiani. Al termine dell’esibizione di questo gruppo combat rock resistente, spazio ad un altro gruppo locale, i Pin Cushion Queen.

Chiusura domenica con la lezione di Giancarlo Roseghini dal titolo “Scuola bene comune”, che si ispirerà anche alla mostra a pannelli e foto, attiva tutti i quattro giorni, sui “Libri fascisti per la scuola: il testo unico di Stato 1929-1943”. Dalle 21.30, invece, “Match d’improvvisazione teatrale”, una novità assoluta, all’interno della quale alcuni attori amatoriali devono improvvisare scenette di diverso tipo, e con diverso umore, al termine delle quali saranno premiati dal pubblico. Non è esclusa la presenza anche di gruppi teatrali casalaschi.

Gloria Barilli ha illustrato il programma, Pierluigi Pasotto ha invece sottolineato la politica dei prezzi: “Per il quarto anno consecutivo non abbiamo ritoccato le quote anche della cucina. Se avessimo voluto organizzare la festa soltanto per fare cassa, allora avremmo chiamato tribute band o spettacoli più commerciali. Invece abbiamo fatto questa scelta, anche per aiutare i gruppi locali, che comunque non suoneranno gratis ma verranno ripagati per l’impegno”.

Da sottolineare, in cucina, la presenza di piatti vegetariani, come già avvenuto, del resto, lo scorso anno con grande successo.

Giovanni Gardani

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