Cronaca

“Ho sentito le mani
stringersi al collo”
Il racconto della rapina

“Ero terrorizzata, ma sono riuscita a rialzami e consegnarli i soldi, mille euro o forse molto di più”. Inizia così la storia di Palma Sarzi Sartori, 65 anni e nubile, ancora terrorizzata dopo la rapina subita domenica sera. Da adesso, volendo cercare di sdrammatizzare, pochi seguiranno l’esortazione evangelica “dai da bere agli assetati”.

A Spineda la rivendita della donna possiede l’autorizzazione per tenere aperto anche di domenica. “Me lo aveva chiesto lei  dicendo che era un servizio per la collettività considerando che tutti gli altri tengono chiuso”. commenta il sindaco del paese Davide Caleffi.

La commerciante riversa tutta la sua passione e l’amore per l’attività che porta avanti da anni: nel negozio si trova di tutto con offerte pubblicizzate con cartelli scritti di proprio pugno sopra le vetrine in via Roma. “Me la sono vista davvero brutta poiché uno mi ha messo le mani sul collo spingendomi a terra. Domenica verso le 19,30 avevo chiuso un po’ prima per andare in giardino ad innaffiare i fiori” prosegue il racconto di Palma “e con la coda dell’occhio avevo intravisto due giovani, uno sui 25 anni, l’altro di qualche anno più maturo. Erano vestiti sportivi, non in modo trasandato: sembravano pulite.

E invece i due “bravi ragazzi” presto si sono rivelati come due delinquenti: rimasti fuori ad attenderla, quando l’hanno vista tornare le hanno chiesto una birra ristoratrice dopo una lunga giornata di pesca (questa la scusa utilizzata). La donna ha così aperto ma appena dentro, l’unico dei due uomini che era entrato con lei, forse il più giovane, ha cominciato a gridare intimando di consegnare i soldi. “Sono certa che era italiano anche se parlava con accento stretto forse del sud”. La donna nel frattempo si è sentita stringere le mani sul collo finendo a terra a causa degli spintoni ricevuti. Il malvivente, non soddisfatto, poi l’ha costretta a salire le scale per raggiungere l’appartamento privato.

“Nel frattempo il suo amico l’ha chiamato per nome, che purtroppo non ricordo, facendolo desistere e tornare indietro. Questo e probabilmente l’arrivo di un vicino di casa hanno evitato che la rapina potesse continuare con risvolti ancora peggiori. A parte che nelle camere non ho più oro, perchè me lo hanno già rubato in precedenza”. La commerciante infatti ricorda che già in passato era rimasta vittima di due furti e un’altra rapina in negozio avvenuta circa quattro anni fa.

Rosario Pisani

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